Berlino, musei ebraici a confronto

Si concludono in queste ore a Berlino i lavori del Congresso Annuale dell’Associazione dei musei ebraici d’Europa (Aejm), cui partecipano un centinaio di delegati in rappresentanza delle principali istituzioni museali del Continente. Per l’Italia sono presenti il presidente e il direttore del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah – Meis Dario Disegni e Amedeo Spagnoletto e la direttrice del Museo ebraico di Roma Olga Melasecchi. Molteplici i temi affrontati nel corso di tre dense giornate di lavoro, che si sono svolte allo Jüdisches Museum di Berlino e al Centro ebraico della Sinagoga di Oranienburger Strasse: dall’attuale difficilissima situazione dei musei e del patrimonio culturale ebraico in Ucraina, ai rapporti tra musei ebraici e comunità islamiche, alle alleanze da costruire con le diverse realtà, passando per il tema cruciale della provenienza dei beni nelle collezioni, fino alle politiche culturali e le sfide che attendono i musei ebraici nell’attuale fase politica nei diversi Paesi europei.
Nel corso del Congresso il Meis di Ferrara ha presentato il progetto REMEMBR-HOUSE sulla didattica della Shoah a partire dai sequestri delle case e dei beni appartenenti agli Ebrei, realizzato in partnership con la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e vincitore di un importante bando dell’Unione Europea.