L’intervista a Daniele Regard
“Nessuno deve sentirsi ospite”
Domenica 18 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Roma. La nostra intervista a Daniele Regard, candidato presidente della lista Ha Bait.
Daniele Regard, giornalista, è il candidato presidente di Ha Bait. “È stata una scelta che ho maturato negli ultimi mesi, percependo il malessere di persone vicine e lontane dalla Comunità; ho avvertito la necessità di rappresentare altre voci rispetto a quella che abbiamo sentito in questi anni, convinto che non sia possibile gestire a porte chiuse la responsabilità per il futuro dell’ebraismo romano le cui potenzialità sono un bene comune. La lista Ha Bait è nata da questo: la condivisione di valori come l’accoglienza, l’unità, il rispetto in modo che nessuno debba considerarsi ‘ospite'”, afferma Regard. “La forza di questa squadra non è il suo capolista, ma un gruppo solido, concreto, di persone che hanno sempre dato un contributo alla Comunità e adesso scendono in campo per rappresentarla al meglio. Siamo pronti”. Rispetto agli aspetti che contraddistinguono Ha Bait, Regard dice: “Prima di tutto c’è da dire che la nostra lista è l’unica che non ha governato negli ultimi quattro anni. Tra i nostri candidati ci sono ex consiglieri che hanno provato a offrire la loro collaborazione o anche a fare opposizione, ma con scarsi risultati. Non c’è stata una progettualità comune e sono state azzerate le commissioni consiliari. Siamo credibili per come ci relazioniamo con le persone, con gli esponenti della nostra Comunità, e questa penso sia la cosa che più di altre ci contraddistingua. Altra cosa che abbiamo sempre ribadito è che prima di parlare di progetti si debba instaurare un clima di rispetto, collaborazione e voglia di aiutarsi condiviso da tutte le liste”. Parlando dei punti salienti del programma, sottolinea: “La nostra Comunità si è sempre fondata sull’aiuto volontario di tante persone. Vogliamo una casa del volontariato e una banca del tempo che possa mettere ognuno nella condizione di dare il proprio contributo. Ci sono persone che dopo tanti anni nel mondo del volontariato comunitario si sono allontanate, questo è molto grave, dobbiamo recuperare tutti. L’unione di Comunità ebraica di Roma, Deputazione Ebraica di Assistenza e Servizio Sociale e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nell’assistenza a chi ne ha bisogno. Non solo con un contributo economico, ma un progetto per trovare lavoro e poter camminare con le proprie gambe. I nostri giovani vivono gli stessi drammi che esistono per la società esterna – bullismo nelle scuole, violenza sulla rete, isolamento, per questo dobbiamo trovare le risposte e il sostegno attraverso percorsi specifici e figure di riferimento affidabili, anche religiose. La costruzione dell’identità ebraica e conoscenza della lingua e della cultura avviene anche attraverso movimenti giovanili e altre aggregazioni e spazi che vanno rafforzati, favorendo sinergie. Proporremo degli Stati Generali della Cultura Ebraica insieme alle altre comunità con il sostegno dell’UCEI”. L’esperienza di governo uscente la valuta così: “Non sarebbe corretto dire che nulla di buono sia stato fatto, ma penso sia sotto gli occhi di tutti – e mi dispiace tornarci – che sia mancato troppo spesso l’ascolto di tutte le voci del Consiglio e della Comunità, cosi come il riconoscimento anche di chi non riflette lo schema religioso o politico di chi governa la Comunità. Ci siamo candidati proprio per uscire dalla retorica delle liste, delle divisioni, vogliamo governare e gestire al meglio il tempo che abbiamo per il bene degli iscritti. Se ci sarà collaborazione sicuramente potrà esser fatto qualcosa di buono. Tra quattro anni immagino una Comunità più unita, dove tutti abbiano costruito ponti e non muri”. Sono possibili accordi futuri con altre liste? Risponde il candidato di Ha Bait: “Non mi piace parlare di accordi, sicuramente si dovrà collaborare, questo è certo. Noi siamo fuori da queste dinamiche, alle parole e a questioni di ‘potere’ abbiamo sempre preferito i fatti e l’impegno pancia a terra per la Comunità”.