L’intervista a Victor Fadlun
“Ascoltare e valorizzare tutti”
Domenica 18 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Roma. La nostra intervista a Victor Fadlun, candidato presidente della lista Dor Va Dor.
Victor Fadlun, manager, è il candidato presidente di Dor Va Dor. “Candidarsi come presidente – riflette – non è mai una decisione presa individualmente, ma piuttosto una scelta che si basa sulla condivisione di principi e prospettive all’interno di un gruppo. Tuttavia, spetta all’intera Comunità decidere la persona che li rappresenterà e li guiderà. Il candidato presidente si impegna a tener conto delle diverse voci e degli obiettivi comuni che emergono: questo significa assumersi la responsabilità di rappresentare una pluralità di opinioni e interessi, lavorando per unire e guidare verso obiettivi condivisi. Dor Va Dor è convinta di poter costruire con l’aiuto di tutti una Comunità prospera e inclusiva”. A contraddistinguere la lista, dice il suo leader, è “la profonda consapevolezza dell’urgenza di un cambiamento di mentalità significativo per affrontare le sfide attuali: riteniamo che sia essenziale acquisire questa consapevolezza collettivamente, coinvolgendo tutta la nostra Comunità”. In questo senso “riconosciamo l’importanza di ascoltare le persone e comprenderne da vicino problemi, preoccupazioni e aspirazioni; vogliamo creare un ambiente in cui ogni individuo si senta ascoltato e valorizzato; attraverso un dialogo aperto e sincero, costruire un’idea di Comunità in cui tutti si sentano coinvolti e rappresentati”. Inoltre, prosegue Fadlun, “la nostra lista è caratterizzata da un insieme unico di qualità che la distinguono: ognuno di noi mette a disposizione la propria anima e le proprie competenze”. Aggiunge Fadlun che “il nostro programma si caratterizza per una visione completa e integrata, mirando al benessere e allo sviluppo complessivo della nostra Comunità; poniamo particolare attenzione all’educazione e alla formazione dei nostri giovani, ritenendo che siano il futuro e il motore del nostro progresso; vogliamo creare un ambiente educativo stimolante, in cui ogni giovane possa crescere con fiducia e accedere a opportunità significative per realizzare il proprio potenziale”. Allo stesso tempo, indica Fadlun, “riteniamo fondamentale promuovere la solidarietà e il sostegno reciproco tra tutti gli iscritti; ci impegniamo a sviluppare e potenziare i servizi di welfare, garantendo un adeguato supporto ai membri più vulnerabili, creando un tessuto sociale solido ed inclusivo, in cui nessuno venga lasciato indietro; abbiamo l’intenzione di stabilizzare e calmierare i prezzi della kasherut, lavorando in stretta collaborazione con le varie Ashgachot per garantire una maggiore trasparenza e accessibilità ai prodotti kasher, impegnandoci allo stesso modo anche nella formazione di mashghihim e shohatim d’élite italiani”. Altro obiettivo che si esprime è “la valorizzazione del patrimonio, anche immobiliare, della nostra Comunità, per inciso senza pensare a vendite o altre operazioni straordinarie che ci sono state a torto attribuite: il nostro patrimonio, enorme, oggi non è sufficientemente valorizzato, è dormiente, ma noi abbiamo il know how per svegliarlo”. Del governo comunitario uscente Fadlun dice: “Riteniamo che sia un diritto dei membri della nostra Kehillà esprimere giudizi sul lavoro svolto dal governo uscente e tenerne conto durante il processo di voto per il prossimo Consiglio. Tuttavia, per quanto riguarda i candidati alla presidenza, crediamo che il dovere primario sia quello di riflettere attentamente sui bisogni attuali dei membri della nostra Comunità e di formulare proposte concrete per soddisfarli”. Dor Va Dor prevede la possibilità di accordi futuri con altre liste? Così Fadlun: “La nostra lista ritiene che non si possa prescindere da un approccio rispettoso e inclusivo nei confronti di tutte le altre liste e dei loro rappresentanti. Siamo per la condivisione, o al massimo per il dissentire rispettoso. Tuttavia precisiamo che il nostro obiettivo è vincere”.