L’intervista ad Antonella Di Castro
“Continuità e rinnovamento i pilastri”
Domenica 18 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Roma. La nostra intervista ad Antonella Di Castro, candidata presidente della lista Per Israele.
Antonella Di Castro, avvocato, è la candidata presidente di Per Israele. “Ho scelto di candidarmi – racconta – perché, grazie alla mia famiglia, sono fortemente legata alla Comunità ebraica di Roma. Vedo il volontariato come uno strumento partecipativo naturale per contribuire alla collettività. Il senso di appartenenza e le mie radici mi hanno spinto ad aspirare ad assumere questo onere e onore. Sono consapevole della grande responsabilità, credo che grazie alla determinazione, se gli elettori ci daranno la loro fiducia, si potrà lavorare per migliorare questa bellissima Comunità e raggiungere grandi risultati. Non sono facili promesse. Il nostro programma dimostra un impegno, declinando in ciascuna area attraverso progetti una visione per governare la Comunità”. La lista Per Israele, prosegue Di Castro, “si basa su due pilastri: continuità e rinnovamento”. In questo senso, dice, “i nostri progetti rispondono alle esigenze di una collettività ebraica che deve affrontare temi, urgenze e problemi della società contemporanea, ma si fondano sui valori che sono l’identità di Per Israele”. Il primo “è avaat Israel’, l’amore profondo per il popolo d’Israele, inteso come legame imprescindibile con ogni ebreo ovunque esso sia; la nostra lista è caratterizzata dalla volontà dei suoi componenti di essere di supporto ad ogni ebreo per ‘non lasciare indietro nessuno’: tendiamo a una Comunità unità, coesa, dove ciascun ebreo si senta parte integrante del progetto di far vivere e progredire la più antica comunità ebraica della golah”. Al centro dei temi “sui quali si concentra la nostra proposta agli elettori c’è sempre il singolo iscritto, perché ciascuno sia tutelato e garantito nel proprio diritto di vivere una vita ebraica libera e integrata nella collettività: un percorso di crescita, sia in termini culturali che di prosperità”. Punto di partenza in questa visione “sono i giovani, vera risorsa del futuro della Comunità; difendere e potenziare le scuole, supportare i centri giovanili e le Aliyot, agevolare i percorsi lavorativi, sono obiettivi ai quali si aggiunge la necessità di affrontare problemi urgenti, come il bullismo, urgenza della nostra epoca dalla quale chiaramente non siamo immuni ma che possiamo combattere grazie al nostro saper fare network”. Con “lo stesso spirito e attenzione vogliamo lavorare per le fasce deboli con progetti di sostegno; dedichiamo ovviamente attenzione alla gestione del patrimonio e alla ricerca di nuove risorse che possano aiutare questa Comunità a crescere: per questo la lista Per Israele si avvale di volontari con competenze specifiche”. Vivere una vita ebraica “libera e densa di contenuti significa anche implementare le attività dei nostri Beth HaKnesset, già rigogliosi, e rendere la Kasherut più sostenibile”. Del governo comunitario uscente Di Castro dice che “sono i fatti e i risultati raggiunti a parlare: la Comunità guidata dalla presidente Dureghello ha affrontato sfide durissime, la pandemia e la relativa crisi economica, riuscendo a superare anni difficili e dimostrando che la Comunità è stabile e in costante crescita”. Secondo Di Castro “la nostra Comunità oggi rappresenta un esempio, un modello: per questo Per Israele propone continuità e rinnovamento, perché tutto può essere migliorato”. Sono possibili accordi futuri con altre liste? Chi si propone di guidare la Comunità, riprende la candidata di Per Israele, “deve credere nel dialogo e nel confronto con chi ha idee differenti dalle proprie: ce lo insegnano la nostra storia e la nostra tradizione”. Il nuovo presidente, conclude, “dovrà rappresentare tutti gli ebrei di Roma, dunque è naturale che debba ascoltare le istanze di ciascuno; è prematuro parlare di ‘accordi’ sarà comunque doveroso per tutti noi convogliare le migliori competenze nel rispetto dell’identità e dei valori di questa Comunità per governare al meglio”.