“Carla Ovazza, esempio vivo”
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“Ha affrontato le difficoltà della sua vita non rinunciando mai a sorridere, aiutando gli altri con profondo pudore, senso di giustizia e grande ingenuità”. Così Alain Elkann nel ricordare la madre Carla Ovazza, nel corso di una serata svoltasi nel centro sociale della Comunità ebraica di Torino nel centunesimo anniversario dalla nascita della donna. Moderati dal presidente della Comunità Dario Disegni, a prendere la parola sono stati, oltre ai figli Alain e Giorgio, anche Sandra Reberschak, Nora Bengio, suor Giuliana Galli, Marcello Maddalena, Emanuel Segre Amar e gli allievi della terza media della scuola ebraica, autori di un video premiato nell’ambito del concorso nazionale “Tracce di memoria” sui 35 anni giorni del suo sequestro (il rapimento avvenne poco dopo il matrimonio di Alain con Margherita Agnelli). Le diverse testimonianze hanno permesso di ricostruire vari aspetti della sua vita e personalità, guardando anche all’impegno profuso nel contesto comunitario. Temi affrontati anche nel libro “Nonna Carla”, pubblicato nel 2010, in cui il figlio prende le mosse dall’esperienza dolorosa della sua morte per parlare del loro rapporto e del rapporto che aveva con i nipoti. “A venti anni dalla sua morte è magnifico sentirla ancora viva dentro di me, dentro di noi” ha sottolineato di recente l’autore, presentando l’edizione inglese del libro all’Istituto Italiano di Cultura di New York.