Canti della tradizione e grandi ospiti,
la sinagoga torna a riempirsi
Un’estate di grandi eventi nella sinagoga di Trieste. Oltre cinquecento spettatori, una decina di giorni fa, avevano applaudito un concerto di brani della tradizione sefardita a cura di Raiz e Radicanto: l’appuntamento conclusivo di una nuova, riuscitissima, edizione del festival Erev Laila. Sinagoga gremita anche ieri sera, per un concerto di canti sinagogali ed ebraici che ha avuto come protagonisti due tenori di fama internazionale – Shmuel Barzilai e David (Dudu) Fisher – accompagnati al pianoforte da Alexander Dror e al sassofono e flauto da Noah Rosenzweig.
Barzilai è il primo chazan della Comunità ebraica di Vienna; Fisher, che vive in Israele, si è esibito in passato anche a Broadway. Un’iniziativa aperta a tutta la città, organizzata dalla Comunità ebraica di Trieste e dal Museo Ebraico Carlo e Vera Wagner, con il sostegno di Piazza Vittorio Veneto Investments srl.
La serata, introdotta dai saluti del presidente della Comunità ebraica Alessandro Salonichio e dal direttore del Museo rav Ariel Haddad, ha visto i due artisti interpretare brani sia del repertorio tradizionale che dalla contemporaneità. “Un grande successo, con un’eccellente risposta da parte del pubblico. Si conferma vincente la scelta di organizzare concerti in questo luogo straordinario, naturalmente nel rispetto di quelle che sono le sue peculiarità e i suoi vincoli”, afferma rav Haddad. Vincente, aggiunge, “anche la scelta di puntare su qualcosa di ‘diverso’: musica yiddish, ma fuori dal perimetro del klezmer”. Il concerto è stato possibile grazie al contributo, prezioso, di alcune professionalità. Rav Haddad fa il nome tra gli altri di Davide Casali, artista e curatore del festival Erev Laila, “le cui competenze hanno permesso di organizzare al meglio questa serata”.
(Foto: Giovanni Montenero)