Vite umane da salvare,
il progetto nelle Comunità

Fa tappa anche a Livorno la campagna nazionale promossa dall’Associazione Amici di Magen David Adom Italia per l’installazione di defibrillatori nelle Comunità ebraiche italiane. Un servizio utile a tutta la collettività, con il sostegno e contributo dell’Otto per Mille destinato all’UCEI. Il progetto “Datti una mossa dagli una scossa” ha preso il via nel 2018, con l’attivazione di otto defibrillatori nelle sinagoghe di Milano ed è proseguito a Venezia, Casale Monferrato, Firenze, Bologna, Trieste, Torino, Padova, Napoli e Roma. Come ricordato anche nelle scorse ore, inaugurando il nuovo apparecchio, le sinagoghe e le Comunità dove tali dispositivi vengono collocati “sono spesso al centro di un consistente flusso di visitatori, ma è bene ricordare che i defibrillatori non sono solo a uso della locale Comunità: segnalati al 118, sono a disposizione di chiunque ne abbia bisogno sul territorio, creando così una rete che, più è fitta, più aumenta le possibilità di salvare uno dei 60mila casi all’anno di decessi causati da arresto cardiaco improvviso”. Una speranza “perfettamente in linea con la missione del Magen David Adom: salvare il maggior numero di vite”. Possibilità che aumenta anche grazie ai corsi di primo soccorso che vengono svolti in queste occasioni, in collaborazione con la Croce Rossa.
L’inaugurazione del defibrillatore ha visto intervenire il presidente della Comunità ebraica Vittorio Mosseri, il rabbino capo rav Avraham Dayan, la coordinatrice nazionale di Amici di Magen David Adom Italia Silvia Voghera, il coordinatore delle relazioni con la Croce Rossa per la campagna Davide Filippi, l’assessore comunale Rocco Garufo, la consigliera comunale Cristina Lucetti, i consiglieri comunitari Gadi Polacco e Guido Servi. Nell’occasione, dalla Comunità ebraica, è arrivato un apprezzamento per il contributo offerto dall’associazione Amici di Iolanda Arditti.