Segnalibro – L’artiglio del tempo
È una curiosa coppia di amici quella formata da Samuele, un anziano venditore di cappelli, sopravvissuto in gioventù alla deportazione in campo di sterminio, e il giovanissimo Antonino, un bambino del quartiere Sanità di Napoli che conquista la sua simpatia.
Una fiducia pressoché totale quella che ripone nei confronti di questo interlocutore così diverso eppure così vicino, tanto da portarlo a confidarsi sui giorni più drammatici della sua vita come forse mai fatto fino a quel momento: la decisione della sua famiglia di lasciare Napoli per sfuggire ai bombardamenti, l’illusione di trovare un porto sicuro a Roma, la cattura e il suo viaggio all’inferno. Dove perderà il più caro degli affetti, l’amata Miryam.
Antonino conosce Samuele come forse nessun altro, nemmeno i suoi figli, di cui uno in procinto di assumere l’incarico di presidente della Comunità ebraica. E così, quando l’uomo muore, apparentemente per le conseguenze di un malore, “vede” quello che tutti ritengono impossibile: Samuele è stato ucciso. In che circostanze sarà l’arguzia di padre Raffaele, un prete sensibile al tema della Memoria e che ricerca giustizia, imbrigliato a sua volta in una vicenda complessa, seguendo proprio l’istinto di Antonino e i saggi consigli della sua perpetua, a chiarirlo.
“L’artiglio del tempo” (ed. Garzanti), di Anna Vera Viva, è un romanzo che si legge d’un fiato. Lungo le strade della Memoria, un libro in cui il sangue del passato “si mescola con quello del presente”. Insinuandosi negli stessi vicoli, ma con parole nuove che il prete detective e i suoi collaboratori saranno chiamati a decifrare.
Anna Vera Viva, salentina, si trasferisce a Napoli nel 1982. Scrive da molti anni ed è sceneggiatrice di docufilm e cortometraggi tra cui “La consegna” e “Specchio delle mie brame”, candidati al David di Donatello. Con Garzanti ha pubblicato anche “Questioni di sangue” (2022), il primo capitolo delle indagini di padre Raffaele.
“L’artiglio del tempo” è stato presentato di recente a Roma, nell’ambito di un ciclo di incontri coordinato da Annamaria Barbato Ricci.