Ancona ebraica, Ascoli Marchetti
alla presidenza

Rendere la Comunità, sempre di più, “una seconda famiglia per i suoi iscritti”. Lavorando “per la coesione e l’unità, fornendole tutto ciò di cui ha bisogno”. Sono i propositi di Marco Ascoli Marchetti, neo presidente della Comunità ebraica di Ancona. Marchetti, che è anche Consigliere UCEI di riferimento per la sua Comunità, guiderà per i prossimi quattro anni una Giunta che comprende anche i due vicepresidenti Remo Morpurgo e Daniele Tagliacozzo. In Consiglio, a coadiuvarli, Marcello Fornari, Rossana Lanternari, Gabriele Tarabelli e Marco Zuares. “Dobbiamo”, dice, “recuperare un po’ di senso di appartenenza, impegnandoci e partecipando di più”. Partendo in questo senso “da una maggiore frequenza sia al Tempio che alle diverse attività proposte, stimolando un arricchimento anche culturale sia sul fronte interno che nel necessario rapporto con l’esterno”. Tra le sfide da affrontare, prosegue Ascoli Marchetti, l’impegno a colmare il vuoto oggi esistente “a livello di conduzione delle tefillot”, in particolare dalla scomparsa del responsabile del culto Nahmiel Ahronee nel 2021.
A breve, annuncia, dovrebbe essere definito un accordo con un giovane romano. Un punto “essenziale per riportare le persone al Tempio; qualcuno si è infatti disabituato, ha un po’ perso l’abitudine: speriamo che l’affetto ci sia ancora”.
Ascoli Marchetti è autore di un libro, Yiddish anconetano (ed. Affinità Elettive), in cui descrive parole, aneddoti e personaggi della Comunità ebraica di Ancona. Un viaggio nei secoli, per valorizzare gli aspetti più significativi di questa storia e identità peculiare. “La nostra è una Comunità piccola ma estremamente variegata, anche se con sempre meno giovani. Una realtà con cui dobbiamo purtroppo confrontarci”, sottolinea. “Va anche detto che ci sono tante persone, al di fuori della Comunità, ma con addentellati nell’ebraismo, che ci seguono e frequentano con interesse. È un tema, anch’esso, di cui vorrei prendermi cura”.