Immagini e identità, il Talmud
illumina l’estate romana

Storie e personaggi, ma anche immagini di botanica e scene di vita quotidiana. Rappresentazioni visive e artistiche dei fatti e delle scoperte menzionate tra le righe di un’opera che, attraverso una disseminazione costante, sta tornando ad essere un patrimonio sempre più vivo e compreso dalla collettività. È un suggestivo viaggio quello avviato in questi giorni dal Progetto di traduzione del Talmud in italiano, protagonista di un progetto volto ad illuminare l’estate romana con nuovi segni di identità e nuove chiavi di lettura. A partire da ieri sera e fino a quella di lunedì, i bastioni dell’Isola Tiberina saranno infatti illuminati con la proiezione di alcune delle illustrazioni che accompagnano la lettura dei trattati finora editi, a cura delle illustratrici Aurora Tazza e Costanza Coen. Ad alternarsi alle immagini (che saranno poi raccolte in un’area apposita del sito www.talmud.it) frasi evocative dal Talmud, in inglese e in italiano. Un approccio visivo e artistico con l’obiettivo di rafforzare “una connessione più profonda tra il testo scritto e il lettore, aprendo nuove porte di comprensione e interpretazione”.
Si tratta, come spiega Clelia Piperno, direttore del Progetto, di un’iniziativa “che va nella direzione di far ‘camminare’ il Talmud tra le persone: una delle sfide più significative che ci siamo posti allorquando abbiamo deciso di avviare questa grande avventura editoriale”. Dalle parole alle pietre, prosegue Piperno, evidenziando la necessità di lasciare un segno sempre più concreto. La traduzione in italiano del Talmud, in questi anni, è stata al centro di iniziative “di grandissimo respiro, tra cui una presentazione nella sede delle Nazioni Unite”. Altri impegni sono allo studio, anche guardando al resto d’Europa, per vivificarne gli insegnamenti e il lascito.