Valle d’Aosta, il processo
per discriminazione razziale

Il procuratore generale di Torino ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per Fabrizio Fournier, cinquantanovenne di Saint Vincent accusato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Alla fine del 2018 Fournier aveva fatto installare sui due cancelli di casa un’aquila e altri simboli nazisti. A ciò si era aggiunta, sempre secondo l’accusa, la pubblicazione su Facebook e la diffusione via Whatsapp di materiali negazionisti. In seguito alle indagini della Digos nel luglio 2021 era stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Aosta anche a risarcire le parti civili, Comunità ebraica di Torino, Regione Valle D’Aosta e Anpi. Le repliche e la sentenza arriveranno a ottobre.