Tornare nel calcio che conta,
il Livorno punta su Mosseri

Diciotto stagioni in Serie A, ventisette in Serie B. Numeri di tutto rispetto per il Livorno, una delle squadre di calcio più rappresentative e tifate della Toscana.
La dimensione presente è quella, non consona alla storia del club, della Serie D. Ma l’obiettivo è risalire al più presto, puntando al ritorno in B in cinque anni. Questa la road map tracciata dal nuovo proprietario, il finanziere brasiliano Joel Esciua.
“Livorno è una città diversa: aperta, passionale e multiculturale. Io la vedo come un diamante grezzo, sia la città che la squadra. Si tratta di una sfida e a me le sfide piacciono”, il suo pensiero al riguardo. Un progetto di rilancio che vedrà tra i protagonisti anche Vittorio Mosseri, a capo della Comunità ebraica livornese dal 2012 e neo direttore generale della società. “Vittorio Mosseri è il nuovo direttore generale. Un uomo che conosco da tre anni e mezzo, il primo con cui ho parlato quando sono arrivato. È un uomo di grandissima esperienza sia a livello nazionale e internazionale, è un dirigente e leader sia a livello organizzativo che per trarre il meglio dalle persone”, l’annuncio di Esciua. “Non è un uomo di calcio e questo lo considero un vantaggio, perché ci stiamo adattando ai tempi moderni”.
Presentandosi alla stampa, Mosseri non ha nascosto la propria emozione: “La Serie D è come un paio di scarpe che ti stanno strette e non vedi l’ora di toglierle. Daremo il massimo per riportare l’amaranto dove merita. Io sono innamorato del Livorno da quando ero bambino e ringrazio il presidente per avermi permesso di coronare un sogno. Ogni livornese oggi vorrebbe essere al mio posto e questo per me è un onore”.