Il voto della Knesset,
la nota UCEI

“Stiamo seguendo con estrema attenzione l’evoluzione della situazione in Israele rispetto al voto avvenuto poche ore fa alla Knesset sulla limitazione della cosiddetta causa di ragionevolezza (‘Ilat Svirut’, ossia casi nei quali la Corte suprema può intervenire rispetto ad alcuni atti di altra amministrazione del governo o suoi componenti) e le opinioni preoccupate di vertici militari e autorevoli esponenti sulla sostenibilità del Paese. Al di là dell’emendamento specifico votato oggi il tema che sta a cuore a tutti – e anche qui nelle comunità ebraiche – è quello della convivenza nello Stato di Israele tra tutte le componenti della società israeliana e di come ciascuno degli schieramenti intende il concetto di democrazia e bilanciamento tra i diversi poteri dello Stato, in un quadro che per varie ragioni storico-politiche-religiose definisce le questioni fondamentali con riferimento alle leggi-base in assenza di una Carta costituzionale. Il varo di riforme che riguardano le questioni strutturali ed essenziali da parte di un governo eletto democraticamente e legittimato a promuovere iniziative importanti per il futuro del Paese richiede confronto ampio e pacatezza. La sicurezza, l’unità del Paese e la sua capacità di continuare a guidare innovazione e sviluppo nell’intera regione mediorientale e internazionale sono le direttrici essenziali e continueremo a sostenere Israele come Stato che esprime valori ebraici da 75 anni”.

Noemi Di Segni, Presidente UCEI