Israele e Arabia Saudita,
nuovi segnali lungo la strada
della normalizzazione

Autorevoli voci del mondo diplomatico, parlando della possibile normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita, sostenevano di recente che una positiva conclusione del negoziato in corso sottotraccia non sarebbe tanto una questione di “se”, ma piuttosto di “quando”. Solo una questione di tempo insomma.
Un tempo che sembra ora più vicino, stando almeno alle parole di quello che dovrebbe essere il primo artefice e garante di un’operazione che andrà a toccare anche il complesso nodo della relazione con i palestinesi e le loro rivendicazioni territoriali e amministrative: il presidente Usa Joe Biden. “C’è un riavvicinamento che potrebbe essere in corso”, ha affermato durante un evento di sostegno alla sua ricandidatura alla Casa Bianca. Dettagli più specifici non sono stati forniti, ma l’attenzione anche mediatica si è inevitabilmente riaccesa. Anche per via delle dichiarazioni rilasciate dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che in una intervista all’emittente Fox ha sostenuto che l’accordo con Riad potrebbe essere in vista, ma a patto che l’Arabia Saudita lo voglia davvero. Secondo il Primo ministro, alle prese in patria con la contestazione alla sua riforma della giustizia, giungere a un accordo tra i due Paesi, nel solco degli Accordi di Abramo già siglati con altri Stati arabi, “sarebbe un fatto grandioso”. Anche per via “dei benefici economici e strategici” che ne deriverebbero, oltre al “duro colpo” che si andrebbe ad infliggere al comune nemico Iran.
Nel luglio del 2022, per la prima volta nella storia, l’Arabia Saudita aveva aperto il suo spazio aereo a tutti i voli da e per Israele. Accogliendo in quelle ore proprio il presidente Usa, impegnato in una visita a Gerusalemme e dintorni. “Un passo importante verso la costruzione di una regione mediorientale più integrata e stabile”, il suo commento di soddisfazione. “Sebbene questa apertura sia stata a lungo discussa, ora, grazie a mesi di costante diplomazia tra la mia amministrazione e l’Arabia Saudita, è finalmente una realtà” aveva poi sottolineato, dicendosi orgoglioso di essere “il primo presidente degli Stati Uniti a volare da Israele a Gedda”.
Saudita è il segretario della Lega musulmana mondiale, Muhammad bin Abdul Karim Issa, premiato nel 2020 per il suo impegno contro l’antisemitismo da Combat Anti-Semitism movement e American Sephardi Federation. “Al giorno d’oggi – il suo pensiero, in una intervista con Pagine Ebraiche – ci sono numerose opportunità per favorire la coesistenza. Mai come oggi, visto che il mondo è diventato un piccolo villaggio in cui i figli della famiglia abramitica vivono fianco a fianco. Stiamo lavorando per rivitalizzare questi sentimenti positivi e diffonderli tra le diverse religioni di modo che possano riaccendere i valori di pace, amore e fratellanza. Allo stesso tempo dovremo sforzarci di trasformare questi sentimenti in qualcosa di stabile”.