“Bellezza, una scelta etica”
La prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (10 settembre) vedrà in Italia un approfondimento sul tema della “Bellezza”. Firenze la città capofila di un’edizione che presenterà la particolare declinazione, al riguardo, del mondo ebraico.
“La bellezza, dal punto di vista ebraico, trascende l’estetica. Ed è strettamente intrecciata all’etica. Un tema che cercheremo di far emergere nel programma della Giornata, valorizzando più letture e prospettive” anticipa Enrico Fink, il presidente della Comunità ebraica fiorentina e fondatore e anima del Balagan Cafè che ogni estate fa del giardino della sinagoga la meta di un pubblico in parte fidelizzato e in parte sempre nuovo. Si parlerà così ad esempio di come la bellezza è vista e declinata nel Tanakh, con una lezione del rabbino capo Gadi Piperno, ma anche di come ad essa guarda l’universo femminile ebraico, del legame che vi è tra bellezza e giustizia, agendo nel segno della fratellanza umana, e della bellezza nell’arte, nelle sue innumerevoli espressioni dalla musica al teatro. La Giornata non a caso si aprirà alla sera del sabato con un concerto a cura di una musicista israeliana, Liron Meyuhas, che lavora da tempo sul significato di armonia e bellezza e si concluderà domenica con una performance teatrale a cura dell’attore Gioele Dix (nome d’arte di David Ottolenghi). Protagonista sarà anche l’Intelligenza Artificiale, che “parteciperà” al panel d’apertura con domande e risposte sull’argomento “La bellezza: un bel rischio da correre”. Tra tante iniziative, vi sarà anche un omaggio all’opera di Lele Luzzati. A Firenze arriverà infatti un’installazione messa a disposizione dal Teatro della Tosse di Genova, l’istituzione che più ne tramanda la lezione di vita e di arte: un grande pescecane ispirato alla storia fiabesca di Pinocchio, che sarà ricollocato in uno degli ambienti comunitari. “Ma naturalmente, in ambito ebraico, non si può non pensare alla storia di Giona”, sottolinea Fink. Una “bellezza” multisensoriale che valorizzerà anche l’esperienza tattile attraverso una visita “a occhi bendati” dei tessuti del Museo ebraico locale. Tra gli ospiti della sessione inaugurale il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, la cui presenza e partecipazione “andrà a ribadire lo stretto legame che ci lega agli Uffizi”. Sarà anche l’occasione per dare appuntamento alla mostra che presto aprirà le porte a Palazzo Pitti, promossa proprio dagli Uffizi con l’obiettivo di raccontare, con un’ampia documentazione inedita, la storia del Ghetto di Firenze e lo sviluppo delle relazioni tra gli ebrei fiorentini e la famiglia dei Medici. Perché bellezza è anche conoscenza.
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