GUERRA – Razzo su ospedale a GazaIsraele: è stata la Jihad islamica
Oggi è il dodicesimo giorno dall’aggressione di Hamas. Ieri, un razzo della Jihad islamica ha causato l’esplosione nei pressi dell’ospedale Al-Ahli di Gaza City. Lo ha ricostruito l’esercito israeliano attraverso immagini e audio. L’esplosione è avvenuta ieri alle 18.59 ora locale nell’undicesimo giorno del conflitto scatenato da Hamas. Nello stesso orario la Jihad islamica, uno dei gruppi terroristici di Gaza, ha sparato dieci razzi contro Israele da un cimitero vicino all’ospedale. Uno di questi è però caduto subito dopo il lancio nel parcheggio dell’Al-Ahli, provocando una strage. Diversi video sembrano mostrare il momento in cui il razzo è caduto ed è esploso all’interno del territorio palestinese. “Secondo la nostra intelligence, Hamas ha controllato i rapporti, ha capito che si trattava di un razzo della Jihad islamica che aveva fatto cilecca e ha deciso di lanciare una campagna mediatica globale per nascondere ciò che era realmente accaduto”, ha dichiarato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Hamas, ha spiegato Hagari, sapeva della responsabilità della Jihad islamica, ma ha deciso di ingannare l’opinione pubblica internazionale, accusando Israele.
In un audio in arabo, diffuso e tradotto in inglese dall’esercito israeliano, due miliziani di Hamas commentano quanto accaduto e uno dei due afferma che l’esplosione è dovuta a un razzo mal funzionante della Jihad islamica. “Dicono che (il razzo) appartiene alla Jihad islamica palestinese”, spiega uno dei due uomini di Hamas. “È nostro?“, chiede l’altro. “Sembra di sì“. “Chi lo dice?“. “Dicono che le schegge del missile sono come quelle locali, non come quelle israeliane”. “Cosa stai dicendo?“. Dopo un po’ di silenzio si sente dire: “Dio benedetto, non poteva trovare un altro luogo in cui esplodere?“.
In un briefing con la stampa internazionale, Hagari ha mostrato alcune foto satellitari scattate oggi nei pressi dell’ospedale Al-Ahli, spiegando che il cratere presente non corrisponde a quelli creati dai missili israeliani. “L’analisi delle nostre riprese aeree conferma che non è stato colpito direttamente l’ospedale. L’unico luogo danneggiato è all’esterno dell’ospedale, nel parcheggio, dove si vedono segni di combustione, nessun cratere e nessun danno strutturale agli edifici vicini”.
Gran parte dei danni sono stati causati dal propellente del razzo, ha rilevato Hagari, ancora pieno perché sparato da poco distante. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che le vittime dell’esplosione sarebbero almeno 500. Secondo altre ricostruzioni, tra le 200 e le 300.
Le foto dell’ospedale Al-Ahli hanno mostrato il fuoco che avvolgeva le sale dell’ospedale, vetri in frantumi e parti di corpi sparsi nell’area. “È impossibile sapere cosa sia accaduto con la rapidità con cui Hamas ha sostenuto di saperlo”, ha rilevato Hagari. “Questo avrebbe dovuto essere un primo segnale di allarme”.
Il presidente Usa Joe Biden, oggi in Israele, in una conferenza stampa con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sull’incidente ha dichiarato: “sulla base di ciò che ho visto, sembra che sia stato causato dall’altra parte, non da voi. Ma ci sono molte persone là fuori che non ne sono sicure”. Per l’ambasciatore d’Israele in Italia Alon Bar non si tratta di “una guerra tra versioni differenti, ma una questione di verità e menzogne. Israele ha le prove che si è trattato di un razzo lanciato dalla Jihad islamica. Ci aspettiamo che i media italiani si attengano ai fatti”. Nel corso della mattinata l’esercito israeliano ha invitato i residenti di Gaza ad evacuare verso l’area umanitaria di al-Mawasi, “dove verranno forniti aiuti umanitari internazionali secondo le necessità“.