GUERRA – Bibi a Giorgia: “Grazie di essere qui”

“Grazie per essere venuta. Questa è la nostra ora più buia”. Citando Winston Churchill, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto ieri sera a Tel Aviv la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. Quasi un’ora di colloquio per ribadire come dal 7 ottobre la situazione sul terreno sia cambiata. La brutale aggressione dei terroristi di Hamas, ha dichiarato Netanyahu, rappresenta una prova per lo Stato ebraico e per chi crede nei suoi valori. “È una battaglia tra le forze di civiltà e barbari mostri che hanno ucciso, mutilati, violentato, decapitato, bruciato persone innocenti. Questo è una prova di civiltà”, ha affermato il premier israeliano. “Ci aspettiamo che tutti i Paesi che hanno combattuto l’Isis, combattano Hamas”, ha aggiunto.
Nel suo incontro con Netanyahu, Meloni ha sottolineato l’importanza di “venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano”. I massacri compiuti da Hamas “mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo”, ha messo in luce la premier italiana. “Dobbiamo combatterlo, oggi come ieri”.
Nel sedicesimo giorno del conflitto intanto il numero degli ostaggi in mano a Hamas è stato aggiornato. Secondo il portavoce dell’esercito Daniel Hagari le persone rapite e imprigionate a Gaza sono 212. “Il numero non è definitivo”, ha sottolineato Hagari, spiegando che vi sono ancora persone disperse e di cui non si hanno informazioni. Del conteggio degli ostaggi non fanno parte Judith Raanan e sua figlia Natalie, liberate da Hamas venerdì sera.