Scarpe e cuori per riportarli a casa

In piazza Dam, la più famosa piazza di Amsterdam, sono comparse decine di scarpe da uomo, donna e bambino. Ognuna è stata associata a una foto di uno dei 220 ostaggi rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre. “Volevamo mostrare qualcosa di semplice, umano, ma pur sempre scioccante. Tutti conoscono il monumento ‘Le Scarpe sulla riva del Danubio’. La nostra performance ne è una versione moderna e dal vivo”, ha scritto sui social Michal Bendel, una delle ideatrici dell’iniziativa. Ispirata al tragico monumento di Budapest, dedicato alle vittime ungheresi della Shoah, l’installazione di Amsterdam vuole sensibilizzare l’opinione pubblica olandese sul destino delle persone rapite da Hamas e incarcerate nei suoi tunnel a Gaza. “Abbiamo posizionato le foto dei rapiti al centro della piazza e su di esse abbiamo messo paia di scarpe di uomini, donne, bambini e neonati, con legato un palloncino a forma di cuore rosso. L’impatto è stato forte, agghiacciante ed emozionante”, evidenzia Bendel. La risposta dei passanti è stata di grande rispetto e attenzione, rileva. “Camminavano in silenzio tra le foto, scattavano foto e molti sono rimasti per lunghi minuti a osservare”. C’è chi ha espresso anche a voce sostegno e solidarietà a Israele. In quattro ore solo due ragazzi hanno disturbato l’installazione, urlando frasi a favore di Hamas. “Davanti all’iniziativa silenziosa – sottolinea Bendel – sono apparsi come dei violenti fuori contesto”.