COMICS&JEWS – Lucca Comics non rinuncia al patrocinio d’Israele
Lucca Comics & Games non rinuncia al patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia annunciato lo scorso 29 giugno e organizza un incontro per discutere le scelte recenti di autori e autrici, con l’intento esplicito di “continuare a essere un luogo di confronto vivo e reale e aprire spazi di riflessione”. La fiera dedicata al fumetto, all’animazione e ai giochi ha dedicato la grande mostra “A Tribe of Two” ai gemelli israeliani Asaf e Tomer Hanuka, affidando loro il poster dell’edizione 2023, che si apre il primo novembre. Ed è contenuta in un comunicato stampa del festival la riposta a Zerocalcare – Michele Rech – che aveva rinunciato a partecipare alla manifestazione scrivendo “Senza troppi giri di parole: Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”. Alla fine del suo testo Zerocalcare aveva precisato che “Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi”.
Nessuna menzione di quanto è successo il 7 ottobre né una parola su Hamas.
Baopublishing – che pubblica sia Zerocalcare che i gemelli Hanuka – ha scritto sui social che “L’operazione che ha portato Asaf e Tomer Hanuka a Lucca Comics è stata gestita interamente dal festival. Zerocalcare ha scritto quello che pensa sui social e così ha fatto la casa editrice. Non c’è altro da dire”. Il testo pubblicato dalla casa editrice riporta che “Tutta BAO gli è solidale, comprende perfettamente le sue ragioni, le accetta e se ne sobbarca serenamente le conseguenze, confidando nella comprensione anche dei lettori e dei visitatori della fiera”. Quindi attribuisce all’organizzazione del festival il rifiuto di “chiarire pubblicamente i dubbi e le perplessità che hanno portato parte dell’opinione pubblica addirittura a invocare il boicottaggio di Lucca”, sostenendo che così “i toni della polemica sarebbero stati più gestibili, e non si sarebbe dovuti arrivare a tanto”.
“Da un grande evento popolare – scrive ancora Baopublishing – derivano grandi responsabilità, e quella di comunicare con il proprio pubblico, soprattutto in un momento drammatico e di grandissima incertezza, non è tra quelle che si possono ignorare”.
L’organizzazione del festival non esita e non retrocede: “Questo patrocinio deriva da un lavoro durato quasi un anno, un progetto che ha coinvolto due artisti noti e apprezzati in Italia e nel mondo, come Asaf e Tomer Hanuka, ai quali Lucca ha dedicato una mostra e ha affidato l’immagine di un’edizione imperniata sul tema Together, all’insegna della condivisione di quei valori che da sempre ci guidano: rispetto, comunità, inclusione e partecipazione”. Quanto alla possibilità di rinunciare al patrocinio, “abbiamo ritenuto che sarebbe un atto poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti. Lucca Comics & Games mette da sempre al centro solo ed esclusivamente l’opera intellettuale e creativa, le persone: il nostro lavoro, il nostro percorso valoriale, e la nostra storia parlano per noi. Il claim di quest’anno – Together – nasce nel solco del ‘Becoming Human’ del 2019, di ‘Hope’ nel 2022, e di quelle stelle che siamo tornati a vedere nel 2021 dopo un altro momento drammatico che abbiamo affrontato e superato insieme”.
Nel momento in cui anche altri autori annunciano la loro decisione di non partecipare, l’organizzazione del festival annuncia di aver organizzato e un incontro aggiuntivo e scrive: “Lucca Comics & Games vuole continuare a essere un luogo di confronto vivo e reale e aprire una riflessione ampia durante la manifestazione, partendo dalle scelte e dalle dichiarazioni che autori e autrici stanno facendo in questi giorni, perché sia un momento di dibattito importante. Dal Medio Oriente all’Ucraina, dal Sudan fino all’Africa dimenticata, per arrivare alle migrazioni. Cosa può fare il mondo della cultura quando vittime innocenti, guerra, massacri, e grandi esodi irrompono nelle nostre vite in tutta la loro lacerante drammaticità? Cosa fare per interpretare l’informazione e agire nello scenario in cui ci troviamo?”. Alla prima parte della tavola rotonda parteciperanno Simonetta Gola, di Emergency; Mario Marazziti, Comunità di Sant’Egidio, e Agnese Pini – direttrice del Gruppo Editoriale QN – e Tito Faraci, autore e curatore editoriale per Feltrinelli. Per poi dare la parola a editori, autori e addetti ai lavori, che si confronteranno con gli organizzatori della manifestazione.