IL SONDAGGIO –
Oggi più italiani con Israele
che in passato
Il 17% degli italiani è “più vicino alla comunità israeliana”, mentre il 14% “alla comunità palestinese”. Esprime vicinanza a “entrambe” il 34%, mentre “a nessuna delle due” il 22%. Non si schiera il 13%. Questi e altri dati arrivano dall’ultima indagine dell’istituto di ricerca Swg, che da settimane monitora le percezioni nel nostro paese sul conflitto tra Israele e i terroristi di Hamas.
L’empatia verso lo Stato ebraico è in calo rispetto a una precedente rilevazione, in data 13 ottobre, quando il dato si attestava al 25%. Nonostante la significativa “e per molti versi inevitabile flessione di consenso dopo la risposta militare all’attacco di Hamas”, spiega a Pagine Ebraiche il direttore della ricerca di Swg Riccardo Grassi, “è comunque interessante notare che l’opinione pubblica è più a favore di Israele rispetto al recente passato”. L’esempio che viene proposto anche in grafica è quello della crisi del maggio del 2021, che portò anche in quel caso a un’azione militare nella Striscia. “All’epoca l’11% degli intervistati si espresse più a favore degli israeliani, contro il 19% che si schierò al contrario con i palestinesi. I fatti del 7 ottobre hanno avuto un impatto emotivo profondo, modificando questo equilibrio”, dice Grassi. Altro dato interessante “è la crescita di attenzione verso tali questioni: nel 2021 sceglieva di non esprimersi il 24% delle persone, oggi parliamo di circa la metà”. È molto difficile fare previsioni per il futuro. Molto infatti “dipenderà da quel che accadrà sul campo”, afferma Grassi. Anche se una tendenza “è possibile immaginarla: come abbiamo visto già con l’Ucraina, più gli eventi si dilateranno nel tempo e più aumenterà il distacco emotivo”. Tema centrale in questo senso sarà “quello del racconto: è una crisi, forse, che si risolverà nella capacità di raccontare”. Al riguardo Grassi si dichiara “molto colpito dal fatto che nessuno dei media internazionali abbia messo in dubbio le circostanze del bombardamento dell’ospedale di Gaza come erano state presentate in un primo momento”.
Altri numeri dall’indagine diffusa in queste ore. Il 44% degli italiani, informa Swg, ritiene “troppo violenta” la reazione di Israele. La condivide invece il 21%, mentre il 6% la valuta “troppo blanda” e il 29% non prende posizione. Per il 38% degli intervistati, Israele dovrebbe mirare “a trattare con Hamas senza attaccarlo militarmente”, mentre il 22% pensa che dovrebbe distruggerlo del tutto e il 19% invece soltanto indebolirlo. “Non saprei” è l’opzione per il 21%. Il 39% degli italiani, riporta ancora Swg, ritiene Hamas e Israele “colpevoli allo stesso modo” dell’avvio del conflitto. Un’accusa esplicita ad Hamas arriva dal 32% degli intervistati, mentre il 9% si scaglia contro gli “israeliani”. Per il 5% nessuna delle due parti sarebbe responsabile. Il 15% invece “non sa”.
Un’altra domanda riguarda l’apprezzamento per la posizione di alcuni leader politici: il punteggio più alto, in una scala da 1 a 10, va a Giorgia Meloni (4,2). Seguono Antonio Guterres (4,1), Emmanuel Macron (4,0), Joe Biden (4,0), Ursula von der Leyen (3,9), Benjamin Netanyahu (3,5), Abu Mazen (3,4), Abdel Fattah Al Sisi (3,3), Recep Tayyip Erdogan (2,9), Xi Jinping (2,8) e il leader di Hamas Ismail Haniyeh (1,9).