PISA – Arriva Gottfried,
il presidente musicista

Nel 1997 un giovanissimo pianista e direttore d’orchestra fondava a Pisa il festival Nessiah (“viaggio”). Sono trascorsi 26 anni da allora e Nessiah non ha smesso di esercitare la sua funzione di ponte culturale verso il mondo ebraico, con un programma incentrato sulla musica, ma anche sui libri e altre forme di espressione intellettuale e artistica. “Esplorare e raccontare la cultura ebraica in tutte le sue sfaccettature, mostrando la ricchezza della sua storia millenaria e la varietà delle tradizioni di luoghi diversi” è da più di un quarto di secolo la sfida e prospettiva del festival, tra le iniziative più longeve nel suo genere in Europa. Per Andrea Gottfried, fondatore e anima di Nessiah, la prossima edizione al via tra un mese si annuncia più speciale di altre. Vi arriverà infatti nelle vesti di neo presidente della Comunità ebraica pisana, alla cui guida è stato designato nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio comunitario. Ad affiancarlo il presidente uscente Maurizio Gabbrielli, che svolgerà ora la funzione di vicepresidente, insieme al consigliere Paolo Molco.
“Sento di essere arrivato in un momento della mia vita in cui posso dare qualcosa alla Comunità. Non solo per le competenze acquisite con l’organizzazione di Nessiah, ma anche per l’esperienza maturata nella mia professione di manager”, sottolinea Gottfried, che ha 49 anni e si è formato anche in Israele, tra gli altri presso la Rubin Academy di Tel Aviv e il Jerusalem Music Center. “Vorrei portare nuove energie e favorire la massima coesione interna, occupandomi dei bisogni di ciascun iscritto. La parola ‘riunificazione’ è un po’ la sintesi di quel che ambisco a ottenere con un sostegno il più possibile ampio, anche da parte di chi non è stato eletto”, dice Gottfried. Tra i primi impegni di cui dovrà occuparsi ci sarà Nessiah, la sua creatura, il cui filo conduttore sarà quest’anno il tema del “peccato”. Nel programma che sarà presto annunciato un omaggio a Ernesto Nathan, il primo e finora unico sindaco ebreo di Roma, la cui biografia rimanda a più riprese alla città di Pisa in cui la madre Sara Ernesta Nathan fu vicina a Giuseppe Mazzini nelle sue ultime ore di vita. Una sessione sarà inoltre dedicata a Bruno Di Porto, studioso dell’ebraismo italiano da poco scomparso che molti scritti ha riservato proprio alle vicende e ai protagonisti dell’Italia risorgimentale.