ANTISEMITISMO – La Rias registra un boom di violenze Il vicecancelliere Habeck: Musulmani facciano chiarezza

In Germania l’attacco di Hamas a Israele ha fatto da scintilla per l’antisemitismo. La Rias, osservatorio tedesco sull’antisemitismo, ha registrato un aumento del 240% delle denunce di episodi antisemiti dal 7 ottobre a oggi. Un salto in cui emerge un cambiamento qualitativo degli attacchi, spiegano a Pagine Ebraiche da Berlino. Alla base di questo cambiamento, la nuova strategia mediatica del gruppo terroristico palestinese: usare su ampia scala i social network per istigare l’opinione pubblica contro Israele e gli ebrei e per diffondere teorie del complotto. Questo, spiega il Rias, in Germania si è tradotto in una retorica per cui Israele è incolpato degli attacchi del 7 ottobre e il terrore antisemita viene legittimato; si tratta di un’inversione colpevole-vittima con lo Stato ebraico demonizzato e delegittimato. Inoltre, gli ebrei in Germania sono ritenuti responsabili delle politiche di Israele è quindi diventano un bersaglio. Anche chi si schiera contro Hamas e mostra solidarietà alla popolazione civile israeliana viene attaccato con un linguaggio antisemita. Non si tratta di fenomeni nuovi, sottolineano gli esperti, ma fino ad ora non si erano mai registrati con tanta intensità. Presto un nuovo report della Rias fornirà un quadro più preciso.
Nel frattempo il governo tedesco si è mosso. Dopo aver proibito manifestazioni pro-palestinesi per contrastare l’incitamento a favore di Hamas, Berlino ha imposto nuovi divieti per eliminare ogni possibile appoggio sul suo territorio al gruppo terroristico al potere a Gaza. Secondo l’intelligence tedesca, circa 450 persone nel paese sostengono attivamente Hamas. Il nuovo provvedimento aiuta ad arginarne la minaccia.
Nella nuova stretta è stata inserita anche la messa al bando dell’organizzazione Samidoun. Nell’annunciarlo, la ministra federale dell’Interno Nancy Faeser ha spiegato che l’ala tedesca di Samidoun ha diffuso propaganda anti-israeliana e antisemita con il pretesto di difendere i prigionieri palestinesi. “L’aver organizzato dei festeggiamenti dopo i terribili attacchi terroristici di Hamas contro Israele dimostra la visione antisemita e disumana di Samidoun”, ha spiegato Faeser.
Lo scioglimento di Samoidoun ha ricevuto il plauso della Comunità ebraica tedesca. “Ora bisogna fermare anche le altre organizzazioni di odio che operano in Germania”, ha commentato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei, Josef Schuster. Un impulso condiviso dal vice-cancelliere e ministro dell’Economia Robert Habeck. “L’antisemitismo non dovrebbe essere tollerato in nessuna forma, in nessun modo. La portata delle manifestazioni islamiste a Berlino e in altre città tedesche è inaccettabile e richiede una dura risposta politica”, ha dichiarato Habeck in un video diffuso sui social media. Il vice-cancelliere ha ribadito che la sicurezza di Israele è “ragion di Stato” in Germania, e ha duramente criticato il pregiudizio antisemita presente nel mondo islamico così come tra gli estremisti di destra e di sinistra.
Sul primo punto il ministro dell’Economia e leader dei Verdi ha chiesto maggiore chiarezza alle associazioni musulmane in Germania. “Alcune hanno preso chiaramente le distanze dalle azioni di Hamas e dall’antisemitismo. Ma non tutte, alcune sono troppo esitanti e credo che nel complesso siano troppo poche”. Habeck ha poi invitato anche il suo partito e il mondo della sinistra a distanziarsi da chi fomenta l’odio. “La morte e la sofferenza della popolazione della Striscia di Gaza sono terribili. Ma la violenza sistematica contro gli ebrei non può essere legittimata”.