ANTISEMITISMO – Rav Goldschmidt:
Papa Francesco contro il pregiudizio

Una delegazione della Conferenza dei rabbini europei è stata ricevuta in udienza da papa Francesco. Tra i temi dell’incontro in Vaticano i numerosi episodi di antisemitismo avvenuti in Europa, sull’onda dell’azione criminale di Hamas e della risposta militare d’Israele a Gaza. Il presidente dei rabbini d’Europa Pinchas Goldschmidt ha citato le violenze antisemite in Daghestan e gli attacchi contro numerose sinagoghe nel continente, riconoscendo al papa “di aver condannato con forza” tali atti e sottolineando l’urgenza di “combattere tale violenza, sostenendo i valori di tolleranza e unità”. Con l’occasione l’ex rabbino capo di Mosca ha anche mostrato a Francesco una lettera inviatagli dai familiari degli ostaggi, confrontandosi con il papa su “nuove idee e pensieri” per favorirne il ritorno a casa. Dal papa, che non ha potuto pronunciare il suo discorso per via di un’indisposizione, sono arrivate nuove parole di condanna dell’antisemitismo. Sul Medio Oriente il suo pensiero è che “la violenza e la guerra” siano divampate “in quella Terra che, benedetta dall’Altissimo, sembra continuamente avversata dalle bassezze dell’odio e dal rumore funesto delle armi”. Il papa si è poi soffermato su quella che definisce “l’arte del dialogo”. Soprattutto il dialogo con l’ebraismo, “di particolare importanza per noi cristiani, perché abbiamo radici ebraiche: Gesù è nato e vissuto da ebreo”. Secondo il papa “le nostre tradizioni religiose sono strettamente connesse”. E più che di “dialogo interreligioso”, si dovrebbe parlare di “dialogo familiare”.