WIZO – Modiano Fischer:
La solidarietà è donna

Ha da poco compiuto un secolo di attività la Women’s International Zionist Organization, meglio nota come Wizo. Una rete di “donne per le donne” che non soltanto tutela i diritti dell’universo femminile, ma è anche impegnata a fianco dei cittadini d’Israele bisognosi di un aiuto a prescindere dall’appartenenza religiosa o etnica. Anche di questo si è parlato nel corso del convegno “Quali sono le politiche europee per le donne? L’attività della European Women’s Lobby” svoltosi ieri a Roma. In evidenza alcuni progetti di solidarietà messi in campo dal 7 ottobre scorso, il giorno del criminale attacco di Hamas. “La mia speranza è che la solidarietà e la sensibilità femminile prevalgano su tutti i sentimenti avversi all’ebraismo che vediamo manifestarsi nel mondo. E che il desiderio di pace porti al più presto alla fine di questa guerra, che sta sconvolgendo e annullando esperienze di convivenza pacifica”, ha detto Ziva Modiano Fischer, responsabile per gli enti esterni dell’Adei, la costola italiana della Wizo.
Esempi virtuosi persistono anche in questi giorni difficili, ha sottolineato la rappresentante Adei, citando la cooperazione in atto tra gli abitanti del kibbutz Sasa e i loro vicini dei villaggi arabi. Insieme “stanno raccogliendo le mele al frutteto, cercando di salvare quanto più possibile il raccolto”, ha spiegato Fischer. Tra loro c’è anche l’educatrice italo-israeliana Angelica Edna Calò Livne, tra i 40 residenti (dei 600 abituali) che sono rimasti a vivere nel kibbutz, situato vicino al confine con il Libano, dopo la sua evacuazione.

(Nell’immagine: Angelica Edna Calò Livne, insieme a una donna araba, nel frutteto di Sasa)