CALCIO – Mazzarri torna al Napoli:
nuova hamsa in tasca?
Il Napoli campione d’Italia in carica e in crisi di risultati ha richiamato in panchina Walter Mazzarri, che ha già allenato la squadra campana dal 2009 al 2013 e sfiorato in quegli anni uno scudetto. Un periodo di soddisfazioni importanti per l’allenatore livornese, che era finito un po’ ai margini del calcio che conta ed è ora chiamato alla difficile impresa di ravvivare un ambiente depresso. Non sarà facile, pur godendo della stima del presidente Aurelio De Laurentiis e di tanti tifosi. Chissà che, oltre al talento, non serva un po’ di fortuna.
È forse giunto il tempo di regalargli una nuova hamsa, scherza con Pagine Ebraiche il suo amico Israel Maoz, intermediario e talent scout israeliano scopritore in passato di campioni come Cafu (che portò alla Roma) e Kaká (che cercò di portare alla Fiorentina, prima che sul futuro Pallone d’Oro arrivasse il Milan). La hamsa, per chi non lo sapesse, è un amuleto a forma di mano che si trova in molte case sia ebraiche che islamiche. Fu proprio Maoz a donargliene una ai tempi della prima esperienza napoletana, con incisa sopra la la Tefilat haDerech, la preghiera ebraica del viaggiatore. “Da quando ho regalato a Walter l’amuleto il Napoli non perde un colpo. Mi sa che funziona davvero”, aveva raccontato a Pagine Ebraiche, dopo un filotto di vittorie da parte del tecnico, noto anche per le sue scaramanzie. Prima di ogni partita si consumava così un “rito”: sms di Maoz a Mazzarri in cui gli ricordava di mettere la hamsa nella giacca, l’allenatore che confermava di aver eseguito. Un’altra hamsa è forse in arrivo a breve, con la speranza che il “viaggio” del Napoli – in Serie A e in Europa – sia un po’ migliore di quanto visto finora.