BAMBINI/2 Appello WJC e UCEI
per ostaggi nelle mani di Hamas

Nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è di nuovo ferma la presa di posizione del World Jewish Congress sulla questione dei bambini trattenuti a Gaza dal 7 ottobre scorso. “La decisione di Hamas di rapire dei bambini è un atto grave e inconcepibile”, un atto sprezzante “nei confronti della sacralità dell’infanzia”, si legge in una nota diffusa in queste ore. “Questi bambini, che meritano una vita libera dalla paura e dai conflitti, si ritrovano intrappolati in una situazione che li priva dei loro diritti e delle libertà fondamentali”, accusa ancora il Wjc. Il Congresso ebraico mondiale ha quindi rivolto un appello urgente “per la risoluzione di questa situazione straziante”, esortando “tutte le parti coinvolte e i mediatori internazionali a porre come priorità il ritorno immediato e sicuro di questi bambini alle loro famiglie”. Anche l’ebraismo italiano fa sentire la sua voce. “Nella Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a 45 giorni dall’efferato attentato terroristico di Hamas in Israele nel quale sono stati massacrati uomini, donne e bambini, civili inermi uccisi, violentati, torturati nelle proprie case ripetiamo il nostro appello per chiedere la liberazione dei 239 ostaggi, fra i quali 38 bambini”, chiede Noemi Di Segni, presidente Ucei. “Con il cuore lacerato per le immagini di tutti i bambini che anche a Gaza vivono giorni tormentati o dolorosamente vittime innocenti di chi li ha predestinati dalla nascita a scudi umani, non possiamo non esprimere lo sconcerto per il silenzio delle organizzazioni internazionali, mute di fronte all’evidenza delle immagini dei civili massacrati casa per casa e dei bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza venendo meno a tutte le convenzioni internazionali, inclusa la visita della Croce Rossa internazionale per accertarne lo stato di salute. A fianco allo strazio per l’assenza totale di notizie ormai dal 7 ottobre, facciamo appello al mondo civile che si mobiliti per liberare questi innocenti”.