BAMBINI –
“Bring them home now” a Roma
e “Sogni interrotti”

Si celebra oggi la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra chi non può goderne ci sono i 38 minori ostaggio dei terroristi di Hamas a Gaza, cui si rivolge la nuova iniziativa di solidarietà promossa dalla Comunità ebraica di Roma nel segno dello slogan “Bring them home now”.
Nel primo pomeriggio ritratti e gigantografie degli ostaggi campeggiavano sulla scalinata dell’Ara Coeli, uno dei luoghi più simbolici della capitale, mentre alcuni giovani bendati brandivano dei cartelli in inglese in cui si chiedeva all’Unicef, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, di proteggere “ogni bambino”. Un’iniziativa, ha reso noto la Comunità, “per non dimenticare i piccoli rapiti e difendere un mondo in cui il diritto alla sicurezza di ogni bambino sia garantito”. Nella stessa direzione va il progetto “I sogni interrotti”, nato da un’idea di Alan David Baumann condivisa con la sopravvissuta alla Shoah Edith Bruck. Si tratta di un album che si presenta vuoto, perché – sottolinea Baumann – i bambini dei kibbutz colpiti da Hamas “non hanno avuto il tempo di disegnare, scarabocchiare, imprimerci i loro pensieri”, giovani innamorati “non hanno potuto scriverci delle poesie” e chi è andato al rave “non ha avuto la possibilità di riportarci delle note musicali oppure trascriverci i testi di alcune canzoni”. Il ricavato dalle vendite di questo quaderno per appunti, pubblicato da A&A edizione WLTV e acquistabile dal 30 novembre, sarà devoluto ai sopravvissuti dei kibbutz e alle famiglie degli ostaggi.