VIOLENZA SULLE DONNE Michal Herzog: Il silenzio sugli stupri di Hamas è un tradimento
“Il silenzio degli organismi internazionali sugli stupri di massa di Hamas è un tradimento di tutte le donne”. Lo denuncia Michal Herzog, moglie del presidente d’Israele Isaac, in un editoriale pubblicato in queste ore dalla rivista americana Newsweek. La first lady scrive delle testimonianze ascoltate in queste settimane di donne violentate dai terroristi di Hamas. “Mi ci sono voluti diversi giorni per comprendere la natura mostruosa e la portata della violenza subita dalle donne il 7 ottobre. La prima consapevolezza l’ho avuta incontrando le volontarie dell’Associazione dei Centri per la Crisi da Stupro, che mi hanno raccontato con discrezione delle conversazioni con le sopravvissute. Testimonianze sconvolgenti”. Gli scienziati forensi israeliani, ha aggiunto Herzog, al festival di Reim “hanno trovato corpi di donne e ragazze violentate con tale violenza da provocare la rottura delle ossa pelviche”. Queste prove, insieme alle esplicite confessioni registrate dei terroristi catturati, “rendono abbondantemente chiaro che lo stupro di massa era una parte premeditata del piano di Hamas”. Dagli anni Novanta si è iniziato a considerare la violenza di genere come una particolare categoria di crimine di guerra. “Organizzazioni come UN Women esistono per proteggere le donne da questi crimini, mentre esperti e attivisti israeliani sono stati coinvolti negli sforzi internazionali di sensibilizzazione”, evidenzia Michal Herzog. Di fronte a tutto questo, aggiunge, è quindi “inconcepibile e imperdonabile il silenzio” delle organizzazione internazionali di fronte agli stupri e uccisioni di israeliane. Una “delusione per tutte le donne”.
Poi un pensiero alla situazione nella Striscia di Gaza, dove da settimane Israele ha avviato la controffensiva. “Come donna e madre, il mio cuore va alle donne e ai bambini di Gaza che soffrono le conseguenze della guerra iniziata da Hamas. Credo che meritino aiuto e sostegno. Ma questo non significa cancellare le atrocità commesse dai terroristi palestinesi il 7 ottobre. Il silenzio delle organizzazioni internazionali per i diritti umani e la riluttanza a credere alle donne israeliane di fronte a prove schiaccianti sono stati devastanti”.
Il 25 novembre si celebrerà la Giornata internazionale per la prevenzione della violenza contro le donne. “Quest’anno le donne israeliane – ebree, musulmane, cristiane e druse – si riuniranno presso la residenza del presidente a Gerusalemme”, spiega Herzog. “Ci incontreremo con il trauma della violazione dei nostri diritti e con la profonda convinzione di essere state tradite”. Ma, conclude la first lady, “continueremo a dire la verità al mondo”. “Lo dobbiamo non solo alle nostre vittime, ma a tutte le donne che si troveranno ad affrontare questi crimini in futuro e che devono sapere di non essere sole”.