VIOLENZA SULLE DONNE – La piazza a Roma ignora gli stupri sulle israeliane
“Oggi non si può restare in silenzio leggendo le notizie che ci sono arrivate da Israele, anche attraverso fonti di informazione internazionali, e vedendo immagini terribili della violenza e degli stupri perpetrati durante gli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre“. Lo ha scritto sabato la ministra della Famiglia Eugenia Roccella in una lettera aperta sul tema delle violenze contro le donne nei teatri di conflitto. Anche l’UCEI ha toccato il tema lanciando un appello alle donne a “Movimentarsi tutte unite, senza
distinzioni di orientamento politico, fede religiosa, nazionalità affinché vi sia rappresentazione veritiera della violenza subita, del dolore nella solitudine, e nella ricerca di giustizia, con l’impegno all’educazione e alla trasmissione di una cultura che riconosce e abbraccia il sapere e saper fare femminile”. Non erano invece per nulla unite le persone che sabato scorso hanno sfilato a Roma dietro alle insegne di “Non una di meno”. Alla manifestazione voluta per ribadire un secco no alla violenza contro le donne c’erano tante bandiere palestinesi. Uno sventolio che ha volutamente ignorato le violenze, gli stupri, le umiliazioni e le uccisioni inflitte alle bambine, donne e anziane d’Israele dai terroristi palestinesi di Hamas lo scorso 7 ottobre.