ANTISEMITISMO – Cipriani:
Non smetterò di portare la kippah
Haim Fabrizio Cipriani è un rabbino e musicista. Da quattro anni è tornato a vivere a Genova, la città in cui è nato, dopo un lungo periodo all’estero. Ieri un senza dimora l’ha insultato e aggredito per le vie del centro, minacciandolo di morte con un cacciavite. “È la prima volta che una cosa del genere mi succede in Italia”, racconta Cipriani a Pagine Ebraiche. “L’aggressore è un senza dimora, ma al di là della sua particolare condizione resta un episodio inquietante. Il clima è avvelenato, anche qui da noi: non a caso nelle sue minacce c’erano chiari riferimenti geopolitici”, spiega l’aggredito. In testa “ho sempre la kippah, da qui credo sia scaturita l’aggressione” dell’uomo, che è stato poi fermato dalle forze dell’ordine e denunciato. “Continuerò a portarla: agire in modo diverso sarebbe diseducativo, non possiamo nasconderci”, aggiunge Cipriani. In Francia è già stato vittima di due aggressioni: “Poco dopo l’11 settembre fui inseguito da alcuni arabi a Montpellier, lo stesso mi accadde a Nizza alcuni anni dopo. L’identificazione anche in quel caso era passata dalla kippah, che non ho mai smesso di portare e certo non lo farò adesso”. A Cipriani è subito arrivata la solidarietà dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane. Altri attestati di vicinanza, racconta, “sono pervenuti da istituzioni ebraiche e da qualche rabbino di comunità ortodosse”. Fuori dal mondo ebraico “da persone molto diverse, a partire dalle comunità valdesi e più in generale dal mondo protestante”.