GUERRA 52ESIMO GIORNOIsraele: Hamas non separi madri dai figli Berlino promette 7 mln per ricostruire kibbutz Be’eri

Dopo 52 giorni di guerra, sono gli abbracci tra gli ostaggi e le loro famiglie a restituire un po’ di speranza a Israele. Come quello ritratto in queste ore all’ospedale pediatrico Schneider. Qui, nel centro d’Israele, Avichai Brodutch ha potuto finalmente ritrovare i suoi tre figli Oriyah, 4 anni, Yuval, 8 anni, e Ofri, 10 anni, e la moglie Hagar. La loro storia è diventata in queste settimane uno dei tanti simboli della violenza di Hamas. Una settimana dopo il massacro del 7 ottobre, Avichai Brodutch aveva iniziato una protesta fuori dalla base militare di Kirya a Tel Aviv chiedendo di dare priorità agli ostaggi. “Riportate i prigionieri prima di ogni altra cosa”, lo striscione esposto dall’uomo, che per 51 giorni racconta di non aver dormito. Ora sua moglie e i bambini sono nuovamente a casa, un sollievo immenso. E ora il pensiero è alle decine di ostaggi ancora in mano ai terroristi. Oggi sulla carta è l’ultimo giorno di cessate il fuoco a cui dovrebbe corrispondere l’ultimo rilascio di rapiti, il quarto da venerdì. Si lavora per prolungare la tregua temporanea, ma intanto il primo nodo è la lista di chi dovrà essere liberato oggi. Nel gruppo, riferisce la Cnn, ci sarebbero nove bambini e due donne anziane. Israele però chiede che siano rispettati i termini dell’accordo con Hamas: con i bambini devono essere rilasciate le madri. Se non dovesse accadere, sarebbe la seconda violazione dell’intesa. I mediatori del Qatar stanno lavorando per trovare una soluzione, ha riferito Reuters.
In quello che potrebbe essere l’ultimo giorno di tregua, il presidente d’Israele Isaac Herzog ha visitato con il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier il kibbutz Be’eri, situato vicino al confine con Gaza. Steinmeier ha annunciato che il Parlamento tedesco contribuirà con 7 milioni di euro alla ricostruzione della galleria d’arte del kibbutz. “Le rovine dietro di noi sono la testimonianza silenziosa di ciò che è accaduto qui. Non è facile trovare le parole per descrivere ciò che abbiamo sentito dai testimoni” degli omicidi, degli stupri, delle violenze “compiute da Hamas qui il 7 ottobre”, ha dichiarato Steinmeier. Nel ringraziare la Germania, Herzog ha sottolineato come “il kibbutz così come tutto il Negev occidentale rifioriranno”.