MEMORIA – IHRA annuncia azione per salvaguardia siti della Shoah

Si è aperta oggi a Zagabria la seconda riunione plenaria guidata dalla Croazia dell’IHRA, l’international Holocaust Remembrance Alliance che raggruppa molti Paesi occidentali. Dall’Italia, la delegazione guidata dall’ambasciatore Luigi Maccotta, segue oggi due gruppi di lavoro, quello dedicato ai musei e memoriali, presieduto da Simonetta Della Seta, e quello rivolto alla ricerca e al mondo dell’accademia. Fra i numerosi temi affrontati, di particolare interesse è stata la pubblicazione della Carta per la salvaguardia dei luoghi in cui si è consumata la Shoah. Oltre 44 mila aree, spazi, edifici che superano i confini europei. Si parte dalla consapevolezza che, venendo meno per questioni anagrafiche i testimoni, questi luoghi – se adeguatamente conservati e correttamente valorizzati – possono costituire un importante strumento per la corretta e viva trasmissione della memoria. Molti di questi siti purtroppo sono in uno stato di abbandono e deterioramento. IHRA è pronta a fare la sua parte e accompagnare le nazioni nei processi di recupero e condivisione.
Per sensibilizzare i governi, parlare agli stake holders ma soprattutto per disseminare la campagna di comunicazione attraverso i social media, l’appuntamento è fissato al prossimo 27 gennaio, durante il quale l’accento ci si augura venga posto sulla salvaguardia dei luoghi della Shoah.
Nascerà un nuovo sito, autonomo rispetto a quello dell’IHRA, dove verranno rappresentate per cominciare 80 aree di cui verrà descritta l’importanza e soprattutto saranno messi in luce i rischi che corrono. Per l’Italia in questo primo gruppo sarà incluso il campo di Fossoli.
Nel pomeriggio sarà il turno della presentazione al gruppo di lavoro dei nuovi progetti di musei e memoriali in avanzato stato di progettazione. In primis l’esperienza del complesso che aprirà i battenti nel cuore del Ghetto di Varsavia all’interno dell’Ospedale per bambini Bersohn and Bauman, parte di quel 5% di edifici che non furono rasi al suolo dai nazisti dopo la difesa del marzo 1943. Un altro ambizioso progetto è quello previsto per il museo nazionale della Shoah della Romania che dovrebbe sorgere nel cuore di Bucarest a Calei Victoriei, la cui ideazione e curatela è stata affidata per legge nazionale all’Istituto nazionale “Elie Wiesel” per lo Studio della Shoah in Romania da decenni impegnato nella ricerca e la preservazione della memoria. I lavori continueranno ancora nei prossimi giorni, in attesa che il testimone della presidenza passi il prossimo anno alla Gran Bretagna.

Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS)