FOTOGRAFIA
Elliott Erwitt (1928–2023)

Elliott Erwitt Aveva una decina d’anni, Elio Romano Erwitz, quando i suoi genitori, ebrei russi, nel 1939 si rifugiarono negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziste, dopo essere emigrati prima a Parigi e poi a Milano. Noto al mondo come Elliott Erwitt, il leggendario fotografo, tra i padri nobili della mitica agenzia Magnum, è diventato famoso per i suo scatti comici, spesso irriverenti, pieni di senso dell’assurdo. Durante la sua lunga storia professionale ha raccontato le tante evoluzioni della società esponendone i contrasti e le contraddizioni con quella che è stata spesso definita una “bonaria ironia”.
Membro della Magnum dal 1953, assunto direttamente da Robert Capa (che, nato Endre Ernő Friedmann, l’aveva fondata nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandivert), Erwitt divenne rapidamente uno dei fotografi più in vista dell’agenzia, grazie al suo stile particolare. Ne fu brevemente presidente, negli anni Sessanta, prima di dedicarsi al cinema sia producendo documentari che in seguito firmando alcuni film comici. Senza mai smettere di fotografare, come faceva sin dagli anni Quaranta, accompagnato dalla sua fedele Rolleiflex.