SPORT – Maccabi: basket male, calcio bene. Stadio islandese ostile
Martedì sera in Eurolega la squadra di basket del Maccabi Tel Aviv ha subito una delle sconfitte più cocenti della sua storia, battuta dal Real Madrid con quasi trenta punti di scarto (70-99). Il buon nome del Maccabi l’ha riscattato giovedì la sua squadra di calcio: con i tre punti conquistati sul campo degli islandesi del Breidablik, dove ha vinto per 2 a 1 e si è guadagnata la certezza del passaggio del turno in Conference League, la terza per importanza delle coppe europee. Se nell’ultimo turno del suo girone batterà i belgi del Gent, che la sopravanzano in classifica di un punto, approderà agli ottavi. Altrimenti disputerà i playoff. La squadra israeliana ha vinto nel finale grazie a una vecchia conoscenza della Serie A: l’ex palermitano Eran Zahavi, autore del goal decisivo che ha zittito un gruppo di manifestanti radunatisi nei pressi dello stadio al grido di “From the River to the Sea, Palestine will be free”. Zahavi ha poi abbracciato il suo compagno di squadra Dan Biton, autore del primo goal del Maccabi, che era stato ammonito dall’arbitro dopo aver sventolato una bandiera israeliana presa dalla panchina. “Le contestazioni ci hanno dato fastidio. Ma la migliore risposta è stata quella palla in rete”, ha dichiarato Zahavi. Un ottimo viatico per ripresentarsi alla ripartenza del campionato dopo quasi due mesi di stop per via della guerra con Hamas. Il Maccabi primo in classifica giocherà stasera a Gerusalemme, ospite dell’Hapoel.