ANTISEMITISMO – Rav Di Segni:
Pace credibile se sconfigge il male

Il discorso del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni è stato tra i più applauditi.
“Tra pochi giorni saranno esattamente 50 anni, mezzo secolo, da un sanguinoso attacco terroristico palestinese avvenuto a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, seguito da un dirottamento: 34 morti. Non so se qualcuno dedicherà il suo tempo e la sua attenzione al ricordo e soprattutto alla riflessione sul significato di quella azione”, ha esordito il rav. In compenso, ha denunciato, “nei giorni passati nelle Università italiane, da Torino all’Orientale di Napoli, è stata ospitata con tutti gli onori, in collegamento a distanza, la protagonista di precedenti dirottamenti: ascoltata come un’eroina esemplare”. Prima constatazione nel merito del rav: “In questo schema logico ci sono da una parte i buoni e dall’altra i cattivi, gli oppressi contro gli oppressori. E se si sta dalla parte dei primi ogni sistema di lotta è lecito, terrorismo compreso, o perlomeno scusabile”.
C’è poi, ha aggiunto Di Segni, “l’accusa all’altra parte di essere parimenti terrorista: tutti uguali, tutti sullo stesso piano”. Solo che “c’è sempre uno più uguale dell’altro”, ha evidenziato. Un meccanismo che il rav ha definito “perverso”, colpevolizzando “l’oggetto e non il soggetto della violenza” e negandogli “il diritto alla difesa e alla vita”. Non ci sono società ideali immuni da difetti “ma ce ne sono sicuramente alcune molto difettose”, ha fatto notare ancora il rav. In questo senso “è bello invocare la pace e la cessazione delle violenze” ed “è terribile vedere chi soffre da qualsiasi parte stia”. La parola pace perde però di senso “se non c’è un progetto politico credibile, se non c’è una volontà bilaterale, se non si estirpa e si sconfigge il male”.

(Foto: Carlo Mogiani)