ISRAELE – Le lacrime del generale per il figlio caduto
Il ministro ed ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot sale sul palco. Davanti a lui, la famiglia, gli amici, i compagni d’arma, i colleghi di governo e il presidente dello stato d’Israele Isaac Herzog. Nel 63esimo giorno della guerra a Hamas, tocca ad Eisenkot il discorso più difficile: l’ultimo saluto al figlio Gal, 25 anni, ucciso nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Con la voce rotta dal dolore e dalle lacrime, l’ex capo dell’esercito promette: “Ci prenderemo cura del Paese che hai amato così tanto”. Un impegno allargato a tutte le famiglie che dal 7 ottobre hanno perso i propri cari; ai 90 soldati caduti come Gal in battaglia dall’inizio dell’operazione a Gaza.
“Faremo di tutto per prendere le decisioni giuste, saremo degni del tuo sacrificio e di quello di tutti i caduti”, ribadisce Eisenkot. Prima però un ricordo del suo rapporto con il figlio. “Sei nato 25 anni fa mentre ero in servizio come comandante della Brigata Golani. La mamma mi aveva informato che stava andando in ospedale. Ho corso, ma sono arrivato tardi”. In una conversazione tra i due, Gal aveva confessato al padre, impegnato nella carriera militare, di averne sentito profondamente la mancanza durante l’infanzia. “Ti ho risposto che la mamma ti è stata vicina in tutti questi anni e che ero molto orgoglioso dei rapporti stretti che avevi costruito con lei e i tuoi fratelli”. Poi il ricordo di una conversazione recente: durante la tregua della scorsa settimana, Gal aveva espresso con orgoglio al padre, oggi ministro del gabinetto di guerra, di aver contribuito nel suo piccolo alle condizioni per ottenere “il rilascio di oltre 100 ostaggi, in particolare dei bambini piccoli”.
Ad esprimere il proprio cordoglio durante la cerimonia funebre, anche il ministro Benny Gantz, collega di partito di Eisenkot suo amico personale, e anche lui ex capo di stato maggiore “Gadi, quando abbiamo approvato i piani ne conoscevamo il significato, sapevamo che le frecce sulle mappe potevano diventare frecce nei cuori delle famiglie d’Israele. E voi rappresentate oggi l’esempio di chi antepone gli interessi nazionali a qualsiasi considerazione personale. Il tuo cuore Gadi non ti ha lasciato riposare, erano tutti tuoi figli e figlie”.
(Foto – ufficio del ministro Gadi Eisenkot)