CULTURA – Convegno a Roma sui Besso-Lumbroso

Aprirà con uno sguardo sul contributo ebraico al progresso della collettività “Il ruolo della famiglia Besso-Lumbroso nella storia italiana tra Otto e Novecento”. Il convegno sarà inaugurato domani a Roma, nella sede della Fondazione Ernesta Besso, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della prestigiosa istituzione culturale di largo Argentina. Due giornate di studio per parlare di sviluppo dell’istruzione femminile, associazionismo e filantropia: temi che non hanno perso di attualità, riletti anche alla luce delle radici ebraiche della famiglia e di come esse incisero su alcune scelte. Al convegno, ideato e strutturato da Marina Caffiero, parteciperanno docenti universitari, storici e archivisti. Con l’occasione prenderà avvio una ricognizione su libri e faldoni custoditi dalla fondazione, fondata nel fatidico 1922 dell’avvento al potere fascista, con l’obiettivo di porsi a esclusivo “vantaggio del sesso femminile”. Da qui le direttrici primarie dell’attività presente che, riprendendo gli scopi statutari, sono storia delle donne, dell’ebraismo, dell’istruzione, dell’educazione e della pedagogia. “Il convegno cercherà di tenere assieme tutti questi pezzi. Una prima introduzione ai vari aspetti della nostra ricerca, poi la parola passerà alle carte”, spiega a Pagine Ebraiche Caterina De Mata, attuale presidente della fondazione. Domani alle 9.30 farà gli onori di casa assieme a Caffiero, con l’intervento tra gli altri dell’assessore comunale alla Cultura Miguel Gotor. A seguire la prima sessione di studio, che sarà aperta dagli storici Mario Toscano e Gadi Luzzatto Voghera. Il primo, docente all’Università La Sapienza di Roma, parlerà di “Ebrei in Italia tra fine Ottocento e primi del Novecento”. Mentre il secondo, che dirige la Fondazione Cdec di Milano, si soffermerà sulla figura del patriota e senatore Isacco Pesaro Maurogonato (1817-1892) che, vittima anche di pregiudizi antisemiti, venne giudicato inidoneo a ricoprire il ruolo di ministro dell’Economia. Seguirà un programma in tre sessioni, con l’intervento conclusivo di alcuni studenti della Sapienza. “C’è un grande fermento attorno al convegno, che segnerà l’inizio di un lavoro di riscoperta delle nostre origini e radici. Un’avventura avvincente che ci impegnerà per i prossimi due anni”, sottolinea De Mata. “Le famiglie ebraiche che racconteremo nel corso di questa iniziativa hanno avuto un impatto determinante, contribuendo non poco all’emancipazione femminile. Un apporto fondamentale, eppure poco noto”.
(Nell’immagine: un’attività della Fondazione Ernesta Besso nel 1948)