FIRENZE – Rav Piperno:
Educazione, perno dell’ebraismo
Uno dei significati di Chanukkah, la festa ebraica della luce da poco conclusasi, è “educazione”. Un concetto che resta centrale anche a festa finita e sul quale si è soffermato il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno, intervenendo all’istituto Piccolomini di Siena davanti a una platea di studenti e docenti nell’aula magna della scuola per un incontro interreligioso sul concetto di educazione “nelle diverse spiritualità”. Al tavolo dei relatori, accanto al rabbino, l’imam di Firenze ed ex presidente Ucoii Izzedin Elzir, i docenti Marco Amabile in rappresentanza della Chiesa cattolica e Marco Baragli di quella anglicana d’Inghilterra.
“Relazionarsi con gli studenti è sempre importante. In un momento come questo ancora di più”, racconta il rabbino Piperno. Il suo focus è stato l’educazione così come è presentata dai maestri del Talmud. E quindi “rispetto massimo per la controparte: non a caso, quando si discute, lo si fa partendo dall’ultima risposta della persona con cui si dialoga”. Altro insegnamento evocato l’importanza “di studiare non soltanto con la mente, a memoria; lo studio bisogna viverlo con il corpo, con tutto se stessi”. Dal 7 ottobre scorso, l’impegno di Piperno nelle scuole è aumentato. “C’è più richiesta di un tempo: le vicende internazionali spingono le persone a farsi domande, a chiedere”, conferma il rav. Lo scorso 30 novembre, rivolgendosi agli studenti di varie scuole della regione riunite a Firenze per la Festa della Toscana, aveva sottolineato come una corretta educazione non serva soltanto all’acquisizione di conoscenze, “ma anche e soprattutto alla costruzione di un sistema di valori.” Il perno di una società, nelle sue parole, “che dia importanza alla famiglia, sostenga i più deboli, metta pace tra le persone”.