ISRAELE – Aeroporto Ben Gurion,
chi torna a volare

Dopo il 7 ottobre raggiungere Israele è diventato più complicato. Molte compagnie aree, a causa del conflitto scatenato da Hamas, hanno sospeso i propri voli per l’aeroporto Ben Gurion. Negli ultimi tre mesi a garantire ai passeggeri il collegamento con lo stato ebraico sono stati i vettori nazionali El Al, Arkia e Israir, assieme a pochissime compagnie straniere. Dall’8 gennaio 2024 la situazione dovrebbe cambiare. Il gruppo Lufthansa ha annunciato di voler riprendere in quella data i voli per Tel Aviv, con 20 collegamenti settimanali. Una decisione, spiega il quotidiano economico Globes, importante, perché Lufthansa è “la quarta compagnia aerea al mondo e il secondo vettore più grande in Europa e comprende Austrian e Swiss Airlines”. Il suo rientro dà un po’ di sollievo a un settore fortemente danneggiato dalla guerra: fino al 7 ottobre la media di voli quotidiana al Ben Gurion era di circa 500. Dopo è scesa a circa 100 al giorno.
In settimana il direttore dell’aeroporto israeliano Udi Bar Oz da settimane è impegnato nel cercare di ripristinare almeno in parte il traffico da e per Tel Aviv. Di recente ha incontrato i rappresentanti di 120 compagnie internazionali. Per il momento solo il gruppo Lufthansa ha scelto la strada della ripresa parziale. Air Europe aveva annunciato di voler tornare a volare dal 9 gennaio con due voli settimanali per poi cambiare idea e rinviare tutto fino a inizio febbraio. Anche le low cost Ryan Air, Wizz Air ed Easy Jet non torneranno a Tel Aviv prima di febbraio.