GUERRA 80ESIMO GIORNO – Netanyahu chiede tempo.
Sinwar: stiamo vincendo

“Abbiamo bisogno di pazienza, di unità e di attenerci alla nostra missione”. È il messaggio del primo ministro Benjamin Netanyahu al suo governo e all’intera nazione. Dopo aver incontrato un battaglione a Gaza, Netanyahu ha confermato che la battaglia per eliminare Hamas è “ancora lunga. La fine non è vicina”. Il premier lo ha affermato all’indomani di un fine settimana difficile per Tsahal, con 14 soldati caduti in combattimento in poche ore. Oggi altri due militari sono rimasti uccisi negli scontri a Gaza. L’operazione ora si sta concentrando nel sud della Striscia, in particolare nell’area di Khan Younis. Qui, ha reso noto il portavoce militare, oltre 100 infrastrutture di Hamas sono state distrutte e decine di terroristi sono stati uccisi. “Le truppe stanno stabilendo un controllo operativo sulle vie principali dell’area di Khan Younis”, ha spiegato Tsahal. Un passo avanti importante per raggiungere uno degli obiettivi di questo conflitto: eliminare Yahya Sinwar, il capo militare di Hamas. Secondo i media locali, l’intelligence israeliana ritiene che Sinwar, primo responsabile delle stragi del 7 ottobre, si nasconda nell’area meridionale di Gaza. Lui nel frattempo, 80 giorni dopo l’inizio della guerra, è tornato a parlare. In un messaggio alla leadership politica di Hamas, ha definito l’attuale scontro con Israele come “feroce, violento e senza precedenti”. Poi ha sostenuto che il gruppo terroristico starebbe per schiacciare le Forze di difesa israeliane. Per dimostrarlo, Sinwar ha presentato dei dati – falsi – sull’andamento della guerra, parlando di oltre 1.500 soldati di Tsahal uccisi. In realtà nella Striscia sono caduti 156 effettivi d’Israele in battaglia. Sinwar ha poi gonfiato anche il numero di soldati gravemente feriti: invece dei reali 200, per la propaganda di Hamas sarebbero oltre 3.500.