IL RICORDO – 100 anni fa nasceva Shlomo Venezia zl

“Mio padre aveva una capacità unica di andare dritto al punto, senza perifrasi, anche quando c’era da raccontare l’orrore più assoluto. Manca tanto: a noi familiari, all’Italia, che avrebbe ancora bisogno della sua voce e del suo impegno”. Mario Venezia guida la Fondazione Museo della Shoah di Roma dal 2015. Suo padre Shlomo, uno dei primi sopravvissuti a testimoniare, nasceva il 29 dicembre del 1923 a Salonicco: esattamente cento anni fa. Un anniversario “carico di memorie, una carezza di ricordi che lenisce le parole d’odio che attraversano questi tempi”, afferma Venezia, nell’evidenziare l’indispensabile contributo alla costruzione di un ricordo consapevole nelle nuove generazioni. Ad Auschwitz-Birkenau, dove fu deportato insieme ai suoi cari, fu costretto a svolgere l’incarico di Sonderkommando “e mai edulcorò ciò che i suoi occhi avevano visto: d’altronde, diceva, quel che è successo va presentato come si è svolto, senza infingimenti”. Shlomo Venezia è morto il 1 ottobre del 2012 a Roma, dove aveva messo su famiglia insieme all’amata moglie Marika. “Mai dimenticheremo le sue parole, la sua coraggiosa e lucida testimonianza di sopravvissuto alla Shoah, una straordinaria capacità di entrare nel cuore della gente”, l’aveva salutato l’allora presidente Ucei Renzo Gattegna, sottolineando come nel rivolgersi ai giovani si avvertisse “l’immensa sofferenza che provava a rievocare quell’esperienza di morte”, ma anche la genuina fiducia “che riponeva nei loro confronti: un sentimento reciproco, spontaneo e commovente”. Il suo libro “Sonderkommando Auschwitz” è una pietra miliare della testimonianza, ancora letta e studiate nelle scuole. Ne racconta la vita anche un toccante documentario a cura della Fondazione Museo della Shoah: “Il respiro di Shlomo”, scritto da Marcello Pezzetti con la direzione di Ruggero Gabbai. Da oggi, nel giorno del centenario, è disponibile anche su Raiplay. “Non poteva esserci giorno più appropriato”, commenta il figlio.

(Nell’immagine: Shlomo Venezia a Birkenau insieme a Macello Pezzetti)