GUERRA 87 GIORNO – Israele contro il Sudafrica: date copertura legale a Hamas
Israele si presenterà alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia e contesterà nel merito l’accusa del Sudafrica di violare con l’operazione militare a Gaza la Convenzione ONU sul genocidio. “Ci presenteremo per smentire l’assurda calunnia del Sudafrica”, ha dichiarato oggi Eylon Levy, portavoce del governo di Benjamin Netanyahu. Secondo Levy, l’iniziativa di Pretoria all’Aia “dà copertura politica e legale” all’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre contro i civili israeliani. “Non abbiamo dubbi che, dopo che lo Stato ebraico avrà consegnato alla giustizia gli autori del più sanguinoso massacro di ebrei dopo la Shoah, la storia giudicherà il Sudafrica per aver favorito i moderni eredi dei nazisti”, ha attaccato il rappresentante di Gerusalemme. “Ai leader sudafricani diciamo: la storia vi giudicherà, e vi giudicherà senza pietà”.
La controversia all’Aia sarà una questione al centro dei prossimi mesi di lavoro del ministero degli Esteri israeliano. Ministero che, con il nuovo anno, ha una nuova guida. Come da accordi interni alla coalizione, Israel Katz è il nuovo capo della diplomazia israeliana, succedendo a Eli Cohen. In una cerimonia a Gerusalemme per l’inizio del suo mandato, Katz ha dichiarato che Israele sta combattendo una “Terza guerra mondiale contro l’Iran e l’Islam radicale”. Rispetto all’operazione a Gaza, Katz ha designato il salvataggio dei 129 ostaggi ancora prigionieri di Hamas come obiettivo primario del suo mandato. “Il nostro impegno come stato e come ministero è innanzitutto quello di riportare a casa gli ostaggi con nuove iniziative, esercitando una pressione a livello globale”. Seconda priorità, “mantenere la legittimità internazionale per continuare a combattere contro Hamas a Gaza e Hezbollah in Libano”.
Chi a Gaza è stato nelle scorse ore di persona è il ministro della Difesa Yoav Gallant. Al di là dell’annuncio di un ritiro parziale delle truppe a nord della Striscia, Gallant ha ribadito che l’operazione militare contro i terroristi palestinesi proseguirà senza sosta. “A nord abbiamo distrutto 12 battaglioni di Hamas. Rimangono ancora dei terroristi, poche migliaia dei 15mila che si trovavano nell’area. Un gran numero di loro è stato eliminato e altri sono fuggiti a sud”, ha dichiarato il ministro. E nell’area meridionale ora si concentrano gli sforzi di Tsahal. Anche qui, promette Gallant, “i risultati saranno evidenti. Termineremo questa campagna quando Hamas non funzionerà più come organo di governo e certamente non come struttura militare… Ma ci vorrà del tempo”.