SCUOLA – Al via il progetto UCEI
“per usare bene le parole”
Sosteneva Tullio De Mauro, celebre linguista, che “la distruzione del linguaggio è la premessa per ogni futura distruzione”. Parte da qui Saul Meghnagi, coordinatore della commissione Cultura Ucei, per presentare il progetto “Il significato delle parole” realizzato dall’Unione con il contributo dell’ambasciata tedesca. Il progetto si propone “la definizione puntuale” di quattro parole come avvio di “una riflessione seria nell’analisi di eventi complessi e tali da richiedere chiarezza nei termini d’uso”. I termini scelti sono “genocidio”, “pogrom”, “apartheid” e “crimini di guerra”, di cui trattano altrettante schede a cura del professor Marcello Flores dell’Università di Siena, ora disponibili sul sito Scuola e Memoria e al centro di un convegno di studio online che si terrà mercoledì 17 gennaio dalle 17.30 alle 19. Parole attuali che spesso imperversano a sproposito nel nostro presente, con riferimenti impropri alla situazione in Medio Oriente. “Il progetto è però l’esito di un lavoro di vari anni”, precisa Meghnagi, sottolineando le diverse direttrici del lavoro svolto con il coordinamento di Raffaella Di Castro e Odelia Liberanome: il percorso di formazione “Prevenire il pregiudizio, educare alla convivenza” in primis e poi ulteriori approfondimenti su “Natura e genesi del pregiudizio” e “L’ebreo inventato” sull’antisemitismo. Conoscere il significato delle parole, usarle nel modo corretto, è una condizione essenziale “per evitare banalizzazioni, schieramenti preconcetti, interpretazione scorretta di fatti, a volte tragici, quando legati a conflitti che è necessario capire nella loro nascita, evoluzione e possibile superamento”, sottolinea Meghnagi. Anche per questo, in vista del Giorno della Memoria, “è parso utile fornire sulle parole che sono spesso usate per descrivere quanto accaduto, e per riflettere anche sul presente, una definizione puntuale e inequivocabile”.