GUERRA 94ESIMO GIORNO – Altri nove militari israeliani caduti a Gaza
Katz a Blinken: Hezbollah si ritiri più a nord
Continua a salire il numero di soldati israeliani uccisi a Gaza. Nelle scorse ore l’esercito ha reso note le generalità di altri nove caduti, tra cui un 19enne. Sono in tutto 180 i militari caduti dall’inizio dell’operazione “Spade di ferro”. Fuori pericolo sarebbe invece l’attore e cantante Idan Amedi, volto noto della serie tv Fauda, dove interpreta il personaggio di Sagi dell’unità Sayeret Matkal. A Gaza come riservista, è stato ferito da un’esplosione e trasferito con urgenza dalla Striscia allo Sheba Medical Center di Tel Aviv. Dopo una fase di sedazione, avrebbe ripreso conoscenza e risponderebbe agli stimoli.
Sono intanto in corso i colloqui tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e i rappresentanti della politica israeliana. Lo Stato ebraico sta facendo “il massimo in circostanze estremamente complicate sul terreno, per assicurarsi che non ci siano conseguenze indesiderate e vittime civili”, ha detto il presidente Isaac Herzog durante il loro incontro. Nella circostanza Herzog ha anche ribadito che “stiamo usando tutti i mezzi che il diritto internazionale ci consente per spostare le persone, in modo da poter portare alla luce questa enorme città del terrore che si trova sotto a case, moschee, negozi e scuole”. Rete del terrore di cui l’Iran è uno dei principali sponsor. Non sorprende pertanto che la Guida Suprema Ali Khamenei abbia oggi proclamato da Teheran che “la vittoria della resistenza palestinese e la sconfitta del dannato e maligno regime sionista si stanno materializzando e non sono troppo lontane”. Per il ministro degli Esteri di Gerusalemme, Israel Katz, resta urgente trovare un modo per esercitare la massima pressione sia sul regime degli ayatollah che sul suo alleato Hezbollah “affinché si ritirino il più possibile” dall’area del Libano confinante con Israele, così da “prevenire” un’altra guerra come quella in svolgimento a Gaza. Ne ha parlato con lo stesso Blinken, alla sua quinta visita nella regione dal 7 ottobre. Il ministero degli Esteri ha anche diffuso un nuovo report sulla situazione di caduti, feriti e ostaggi. Nelle mani di Hamas ci sarebbero al momento 136 persone: quattro sequestrate dal 2014, mentre 132 dal 7 ottobre scorso. Dell’ultimo e più numeroso gruppo, 113 sono uomini e 19 donne. Tra loro “due bambini sotto i cinque anni” e “10 ostaggi sopra i 75″. Undici rapiti hanno “nazionalità straniera”: otto thailandesi, un nepalese, un tanzaniano e un franco/messicano.