IL RICORDO – Rav Della Rocca: Elio Carmi era coesione, comunità e spirito

Elio Carmi z.l. si distingueva per la sua genuinità e creatività intellettuale, qualità che emergevano tanto nel suo lavoro quanto nel suo appassionato impegno comunitario. Ogni sua parola stimolava riflessioni e azioni, lontane dalla banalità. Pur avendo opinioni ben radicate, era sempre aperto e rispettoso verso le idee altrui, anche quando divergenti dalle sue. Il nostro legame si rafforzò in occasione di un convegno alla Triennale di Milano, organizzato da lui, incentrato sui luoghi di culto, dove condividemmo studi sulla simbologia del Santuario. Era curioso e concentrato su ogni mio insegnamento.
Per due anni consecutivi ho avuto l’onore assieme alla mia famiglia di partecipare con lui alle celebrazioni di Kippur nel Bet haKeneset di Casale Monferrato. La sua dedizione nella preparazione della sinagoga, dei pasti della vigilia e della conclusione del digiuno, e nel coordinamento della cerimonia, insieme al rabbino di turno, era fonte di profonda ispirazione. Grazie a lui e alla sua comunità, porterò sempre nel cuore quei momenti di Kippur a Casale, impregnati di un senso di familiarità, coesione sociale, comunità e autenticità spirituale. Elio, pur non considerandosi uno scrupoloso “osservante”, riusciva a infondere un senso di solennità e consapevolezza della storia e memoria della sua piccola comunità, lottando instancabilmente per mantenere viva la fiamma dell’ebraismo italiano, sia all’interno che all’esterno della comunità.
L’ultima volta che abbiamo parlato è stata in occasione della nascita dei suoi nipoti. Nonostante la malattia, la sua gioia era palpabile, felice di aver potuto impartire loro la benedizione nel suo Bet haKeneset di Casale. Spero che i suoi nipoti possano continuare a mantenere viva questa luce in modo che l’anima di Elio rimanga sempre legata al gruppo della vita eterna.

Rav Roberto Della Rocca