GUERRA 96ESIMO GIORNO – IDF smentiscono carenza di cibo a Gaza
Nell’atto d’accusa presentato all’Aja, il Sudafrica ha sostenuto che l’azione militare d’Israele starebbe costruendo le premesse per una carestia più letale del conflitto, descrivendo una situazione vicina al collasso anche dal punto di vista alimentare. A Gaza non ci sarebbe in realtà nessuna carenza di quel tipo, ha reso noto l’esercito israeliano, accusando le Nazioni Unite di scarsa efficienza nel distribuire i prodotti che entrano a ciclo continuo nella Striscia da Israele. Prima della guerra i convogli a passare il valico di Kerem Shalom erano 70 al giorno, oggi sarebbero all’incirca 110. “Una volta superati i controlli di sicurezza, i prodotti sono scaricati sul lato di Gaza e arrivano nelle mani delle organizzazioni internazionali, che si occupano di consegnarli alla popolazione”, ha spiegato il colonnello Moshe Tetro, capo del coordinamento delle attività governative nei Territori. “In termini di cibo le riserve sono sufficienti per il breve termine. Se alcune organizzazioni volessero portarne di più, saremo lieti di facilitarle sia al sud che al nord”, ha poi aggiunto. Nel giorno in cui l’azione militare israeliana è sotto processo all’Aja, in una toccante lettera aperta pubblicata da ynet l’ex capo dello Stato Reuven Rivlin sottolinea: “Vi vedo, comandanti dell’IDF, difensori di Israele, e vi scrivo nella speranza che ciò alleggerisca in qualche modo i vostri cuori pesanti: ammiro la vostra capacità di rialzarvi dall’orrore del campo di battaglia e continuare ad avanzare”.