GUERRA 97ESIMO GIORNO – Sale la tensione nel Mar Rosso
Di Segni (UCEI): Non dimentichiamo ostaggi in mano a Hamas
Gli Houthi continueranno “a prendere di mira le navi israeliane”. Così il portavoce ufficiale dei terroristi yemeniti nel commentare le operazioni condotte nella notte da Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno colpito alcune basi con l’obiettivo “di allentare le tensioni e ripristinare la stabilità nel Mar Rosso”, come hanno affermato in una dichiarazione congiunta i governi dei due paesi insieme a quelli di Australia, Bahrein, Canada, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Corea del Sud.
Agli Houthi è andata la solidarietà sia di Hamas che di Hezbollah. Per Hamas, che ha minacciato “conseguenze”, l’attacco sarebbe “una provocazione contro la nazione palestinese”. Sulla stessa lunghezza d’onda il gruppo terroristico sciita, che ha definito gli Usa un “partner a pieno titolo nelle tragedie e nei massacri commessi dal nemico sionista”. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha intanto dichiarato da Rimini che “siamo stati informati dagli Stati Uniti parecchie ore in anticipo dell’attacco, ma l’Italia non ha partecipato perché non possiamo mettere in atto azioni di guerra senza un dibattito in Parlamento”.
Il nuovo focolaio nel Mar Rosso è una conseguenza della guerra scatenata da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre e domenica saranno 100 giorni dalla carneficina. “Cento giorni nei quali in Israele bambini, donne, anziani e persone inermi sono stati strappati dalle proprie case, fatti oggetto di violenze efferate e spietate”, afferma la presidente Ucei Noemi Di Segni. “Attualmente”, ricorda Di Segni, “non si hanno notizie degli oltre 130 ostaggi tenuti prigionieri a Gaza da Hamas, senza che la Croce Rossa internazionale possa visitarli e constatarne lo stato di salute”. Impossibile dimenticare e neanche ignorare. Per questo l’Ucei ha deciso di aderire all’appello del Forum delle famiglie degli ostaggi a esibire un nastro giallo “che idealmente unirà tutto il mondo” nella speranza di una loro prossima liberazione. A Roma il nastro sarà visibile dalle 10 alle 12 di domenica al Circo Massimo (Belvedere Romolo e Remo).