USA – L’odio per gli ebrei si impara al college
Sopportare un’ondata di odio, discriminazione e esclusione dalla vita studentesca ignorata se non addirittura appoggiata dai docenti. Studiare tra compagni di corso che sostengono apertamente le azioni terroristiche compiute da Hamas il 7 ottobre.
Negli Stati Uniti capita sempre più spesso che gli studenti si ritrovino in un ambiente apertamente ostile, quando non apertamente antisemita. Dallo School of Art Institute di Chicago alla Rutgers Law School, dalla Canada’s McMaster University alla San Diego State University sono sempre di più le istituzioni educative, riporta The Forward, coinvolte in casi dolorosi in cui aggressioni, discriminazioni e il senso di ingiustizia sono tali da portare a una denuncia.
Tablet Magazine scrive invece di Sonali Thakkar, una docente di Letteratura alla New York University che ha pubblicato “The Reeducation of Race”. La rieducazione della razza. Sottotitolo: Ebraicità e politica dell’antirazzismo nel pensiero postcoloniale Nel suo testo gli ebrei sono “una minoranza modello”, “educabile” e matura per l’assimilazione… gli ebrei, a differenza dei neri, possono diventare “bianchi” e quindi salire la scala del successo. Gli antisemiti del resto sostengono che gli ebrei sono velenosi perché possono camuffarsi e quindi manipolare gli sfortunati non ebrei. L’ebreo è accusato di doppia lealtà: sembra essere cittadino leale mentre in realtà è l’agente di una potenza straniera. Questa nuova teoria sulla flessibilità, la malleabilità dell’ebreo non è poi tanto nuova, si legge ancora su Tablet: per i nazionalisti russi bianchi, Lenin era un ebreo e il bolscevismo un movimento ebraico. Alcuni oppositori del New Deal lo chiamarono “Jew Deal” e affermarono che Franklin Delano Roosevelt era ebreo. L’ebraicità è ingannevole, dice l’antisemita: un ebreo potrebbe nascondersi sotto una copertura da “gentile”, e nella Spagna del XVI secolo, il “nuovo” cristiano di terza o quarta generazione poteva ancora essere segretamente ebreo. Così nell’attuale Israele succede che l’identità ebraica venga trasmessa anche ai non ebrei, contaminati dall’entità sionista.