GUERRA 101ESIMO GIORNO –
Attentato a Ra’anana, una donna uccisa. 17 feriti

Una donna uccisa, almeno 17 feriti, di cui sette bambini. È il bilancio dell’attentato terroristico a Ra’anana, poco a nord di Tel Aviv, compiuto da due terroristi provenienti da Hebron. I due hanno colpito in tre zone della città. Nell’attacco sono stati usati almeno due veicoli per investire i passanti e un coltello per colpirli.
“Le persone erano in piedi alla fermata dell’autobus e a un certo punto un’auto bianca le ha investite. È terribile. È accaduto in un attimo”, il racconto di un testimone a ynet. Un altro passante ha riferito all’emittente Kan: “Ho sentito il rumore di un incidente, di un’auto che ne urtava un’altra. Poi ho visto l’autista accoltellare una donna e ferire un uomo sulla sessantina, mentre in sottofondo si sentivano delle urla”. Entrambi i terroristi sono stati arrestati poco dopo l’attentato. “Siamo riusciti a intervenire velocemente”, ha commentato il capo della polizia Kobi Shabtai. “L’allerta per questo tipo di attacchi resta alta, chiediamo anche ai cittadini di vigilare”, ha aggiunto Shabtai. L’attentato arriva nel 101esimo giorno della guerra contro Hamas a Gaza. Tsahal ha reso noto di aver iniziato le operazioni nell’area di Nuseirat, zona centrale della Striscia, espandendo ulteriormente l’offensiva contro i terroristi palestinesi. A Nuseirat sono state scoperte in queste ore una fabbrica di razzi, un deposito di armi e un impianto di produzione di mortai.
Sul fronte politico, il governo del premier Benjamin Netanyahu si è nuovamente riunito per approvare il Bilancio 2024, modificato alla luce del conflitto. Sul tavolo il via libera ad alcuni tagli e integrazioni per coprire i costi della guerra. Intanto i media nazionali rilanciano le parole dell’ex capo di stato maggiore, Aviv Kohavi. Nelle sue prime dichiarazioni ufficiali dal 7 ottobre, Kohavi ha parlato delle sue responsabilità rispetto all’aggressione subita da Hamas. “Il 7 ottobre è un evento sconvolgente e determinante, che richiede una comprensione profonda e indagini incisive. L’incidente dovrà essere esaminato da tutti i punti di vista, in tutte le aree, e con una prospettiva pluriennale, e all’interno di questa, naturalmente, anche il periodo in cui ho comandato l’esercito”, ha sottolineato Kohavi. “Questa non è la Guerra d’Indipendenza, ma dovremo ridefinire e modificare gli obiettivi nazionali e il loro ordine di priorità, e ricordare che la sicurezza è la prima e necessaria condizione per la nostra esistenza qui”.