GUERRA 102ESIMO GIORNO Nuovi missili da Hamas Gli israeliani del sud protestano
Sono 102 i giorni passati dall’inizio della guerra contro Hamas. Il numero di razzi sparati da Gaza contro Israele è progressivamente diminuito grazie alle operazioni per distruggerne le basi di lancio. Ma i terroristi palestinesi hanno ancora un significativo arsenale a disposizione, nascosto tra case, scuole, edifici delle organizzazioni internazionali. Arsenale a cui hanno fatto ricorso in queste ore, lanciando cinquanta missili sul sud d’Israele. La cittadina di Netivot è stata la più colpita, con 25 razzi. Non ci sono state vittime, ma diversi edifici hanno subito danni. “La realtà è uno schiaffo in faccia”, ha commentato Tamir Idan, capo del Consiglio regionale di Sdot Negev. “Si parlava di tornare nelle nostre comunità, anche al confine con Gaza, di tornare nelle scuole e aprirle, ma ci svegliamo oggi con Hamas che fa ancora ciò che vuole”. Idan ha espresso la rabbia e l’amarezza di chi continua a vivere sotto la minaccia dei missili di Gaza. “Venite a guardarci negli occhi, a guardare i bambini che piangono e i loro genitori” da più di tre messi sotto attacco. “Non vengono evacuati, non ricevono sussidi”, ha protestato Idan, parlando delle migliaia di persone che risiedono nel Sud nelle aree non evacuate dopo il 7 ottobre. “Se non vi svegliate, vi sveglieremo noi e se necessario inizieremo una lotta anche nel bel mezzo della guerra”, ha avvertito il capo del Consiglio di Sdot Negev, indirizzando il suo messaggio al governo di Benjamin Netanyahu. Il premier nelle stesse ore ha incontrato proprio alcuni rappresentanti dell’area meridionale d’Israele. “Siamo determinati a ripristinare la sicurezza dei kibbutz e delle comunità” vicino al confine con Gaza, ha promesso Netanyahu. Per poi chiedere pazienza e collaborazione. “Ci affidiamo ai nostri eroici soldati e ai loro comandanti per raggiungere l’obiettivo militare di sconfiggere Hamas”, ha aggiunto.
Sul terreno, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha spiegato che la “fase intensiva” dell’operazione di terra nel nord di Gaza è terminata e presto terminerà anche nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia. Qui il sergente Nitzan Schessler, 21 anni, è stato ucciso in combattimento, portando a 190 i soldati caduti dall’inizio della missione militare nella Striscia.
Anche sul fronte nord la guerra prosegue. Tsahal ha alzato il livello della risposta contro i terroristi di Hezbollah, colpendo diverse sue infrastrutture nel sud del Libano. “In breve tempo è stato portato a termine un attacco areo e di artiglieria contro decine di postazioni, edifici militari e infrastrutture belliche di Hezbollah”, ha reso noto l’esercito. Un’offensiva diretta ad arginare le capacità offensive del movimento libanese, i cui missili anti-carro domenica hanno provocato due vittime.
Non ci sono invece novità sul fronte diplomatico. Francia e Qatar stanno collaborando per far arrivare le medicine ai 136 ostaggi israeliani imprigionati a Gaza. Un passo avanti, ma ancora da completare. Il destino dei rapiti appare molto incerto e, al di là della propaganda di Hamas, circolano poche notizie. Contro il movimento terroristico si è mossa l’Unione europea che oggi ha aggiunto il leader di Hamas
a Gaza,Yahya Sinwar, alla sua lista nera del terrore. I beni di Sinwar negli Stati membri dell’Ue saranno congelati e da qui nessuna risorsa economica potrà essere messa a sua disposizione. “La decisione rientra nella risposta dell’Unione europea alla minaccia rappresentata da Hamas e dai suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in Israele il 7 ottobre 2023”, si legge in una dichiarazione ufficiale del Consiglio Ue.